La discussione è da un po' che gira nella Morsano (conf)industriale e (conf)artigianale: con la diffusione delle stampanti 3D per uso commerciale e quindi con prodotti che iniziano ad andare oltre i prototipi industriali e le protesi dentarie, si arriverà ad un punto in cui la metalmeccanica friulana sarà interessata dall'evoluzione delle stampanti 3D?
La discussione è aperta perchè ci sono ben tre posizioni sollevate (assieme ai calici) dagli uomini e donne dello Spritz:
- la stampa 3D è ancora troppo rudimentale per sostituire la carpenteria meccanica e per eliminare le lavorazioni con macchine utensili tipica della meccanica friulana. Quindi per un po' non sarà un fattore dirompente. Si può ignorare per almeno i prossimi 30 anni.
- la stampa 3D sta facendo rapidi progressi tanto che nelle industrie innovative e d'avanguardia (vedi immagine delle turbine della Rolls-Royce) per la componentistica già si pianifica l'uso delle stampanti 3D le quali producono più rapidamente il prodotto finito e a una frazione del costo delle metodologie tradizionali. Di certo il mercato della componentistica ne risentirà in tempi brevi (3-5 anni). Da li poi si sposterà a parti sempre più grandi e a scalare tutto il comparto della meccanica di precisione e poi la carpenteria pesante ne risentiranno pesantemente.
- la stampa 3D rimarrà una cosa di nicchia e la metalmeccanica friulana può dormire sonni tranquilli. Quindi chi se ne fresa della 3D!
...e tra una svasatura e l'altra il dibattito continua
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