Abbiamo avuto modo di carpire il punto di vista di un membro della commissione affari costituzionali della Camera. Questa persona, molto vicina ad un noto ministro della Repubblica cui compete la materia, é stata incalzata su due punti caldi legati alla semplificazione dell'apparato amministrativo locale: l'accorpamento dei comuni minori e l'abolizione delle province (tanto acclamata in campagna elettorale un po' da tutti).Ebbene, pare che ci sia una proposta sul tavolo che prevede l'abolizione dell'ente provincia cosí come lo conosciamo oggi, l'abolizione delle comunitá montane e l'abolizione di vari altri enti territoriali in favore di una nuova entitá. Questa entitá sará sempre la "Provincia", retta peró da un consiglio di sindaci ed avrá come presidente appunto un sindaco eletto (o nominato?) tra i primi cittadini della provincia.
Ora, immaginate per un secondo cosa questo potrebbe significare per un sindaco: la possibilitá di essere sia amministratore comunale che rappresentante della provincia.
Nulla impedirebbe al primo cittadino di Castions di proporsi o essere proposto come presidente della provincia di Udine. Allora si che la battaglia politica per diventare sindaco del nostro comune avrebbe tutto un altro significato e diventerebbe molto appetibile a chi ha mire politiche di lungo raggio.
Accadrá mai? Boh!
.png)
7 commenti:
La giunta Tondo ha appena commissariato le comunita' montane del Friuli. E' l'inizio della semplificazione?
Semplificazione suona come "soluzione finale"...
Interessante vedere come i lettori di questo blog non identifichino nessun politico regionale come il "piu' influente" nel nostro paese.
Questo dovrebbe far capire a tanti che i referenti regionali qui non se li fila nessuno. Ma se vi piace auto convincervi del contrario...siete i benvenuti.
http://thebiglunch.com
questa é una bella idea: un bel pranzo o cena con tutto il vicinato.
Un saluto al musicista che ci visita dal Conservatorio di Musica Giuseppe Tartini di Trieste!
A molti fa comodo rimanese nebulosi sulle proprie mosse. Non far sapere quello che si fa o si intende fare e soprattutto quello che si intende NON fare. Aggiornare un blog o un sito internet espone a giudizi sulle proprie attivitá. Non fare niente ne' in termini di attivita', ne' in termini di aggiornamento di blog o siti, é facile, veloce e comodo. Eppoi se vuoi fare qualche "sgambetto" politicamente scorretto come lo descrivi su un blog? Muoversi nell'incognito aiuta la politica dell'aumma-ummma!
Fa specie che tra i 3 blog "amministrativi" del nostro comune ce ne sia uno che da un mese non viene aggiornato. Perché non lo disattivano se hanno deciso che i blog non possono essere uno strumento di comunicazione con la base elettorale? Lasciarlo li senza aggiornamenti rischia di diventare un boomerang nel lungo periodo perché la gente inizierá a compararne l'attivitá con gli altri. Personalmente mi piacerebbe avere un aggiornamento sulle prossime mosse dell'opposizione e magari un'opinione diversa da quella della maggioranza su come stanno le cose.
Posta un commento