domenica 28 luglio 2013

Lettera di una lettrice: Perché l’uomo continua a praticare l’aborto?

L’URLO DISPERATO DI DIO PADRE
Perché l’uomo continua a praticare l’aborto

Gli scivolano via dalle dita, quei poveri esserini.
Gli portano via un pezzetto di cuore, povero vecchio Papà.
Un cuore di Padre distrutto dalla pazzia degli uomini.

E’ forse così astruso pensare che un DIO possa piangere?
Il nostro Gesù ha pianto sulla croce le lacrime dei non nati.
Parlare di aborto nei giorni d’oggi è quanto mai una scommessa: una dichiarazione di guerra contro il sistema.MA ANCHE UN ATTO D’AMORE VERSO IL DIO DELL’ESISTENZA che ha creato tutto a beneficio dell’uomo.E che aspetta solo di essere amato.
Molti presunti atei si chiederanno la cogenza di un ragionamento che implica l’esistenza di un “Altro” su cui non tutti sono d’accordo.
Interessa tutti, anche e soprattutto chi è impegnato a portare a casa la pagnotta e a stare attento ai prezzi del supermercato.
Interessa il mondo intero, credenti e non credenti.
Il Grido di Abbà è ili  grido dell’umanità e della società che si è allontanata da CIO’ CHE E’ PERCHE’ NON PUO’ NON ESSERE ALTRIMENTI – detto in termini filosofici – come il prezzo del latte che si distacca dal suo essere latte per andare impazzito verso  altri sistemi di prezzo.
Tutto si sta staccando dalle mani del proprio creatore, principio primo dell’essere e quindi unico in grado di dirigere la baracca degli eventi, del mondo, dell’esistere.
Vino al vino, pane al pane: se le cose non sono al loro posto, agnostici o atei che siamo, tutto sprofonda nel nulla.
E l’entità primigenia urla di dolore così come l’umanità. Anche quella parte che non ama, che si cura solo della spesa alla fine della settimana.
Quella che mette a morte degli esseri indifesi perché non può permettersi di dar loro la pagnotta.
Dove c’è innocenza, lì c’è provvidenza, insegnano i vecchi, a cui si può ben dar conto se con una mucca e una stalla riuscivano a far crescere otto figli!

L’universo geme e si dispera, perché l’uomo sceglie di essere dio di se stesso, decidendo le umane sorti senza badare a dove mette i piedi.
Un progetto di riforma possibile là dove si voglia, impossibile per le menti che troppo chiuse in se stesse preferiscono sentire l’urlo di un Dio, buono come nessuno, che geme per le vite che gli vengono strappate dal ventre, e che continua a chiamare l’umanità perché si converta e viva. 

1 commento:

Vitellozzo Silverdeschi Vantelli della Calastorta ha detto...

29.07.13 09:37:31 Italian Public Broadcasting Company RAI SpA Italia 212.162.102.7 Firefox 21 Windows 7

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