martedì 25 febbraio 2014

Spritz Debate: Cuneo Fiscale si taglierà?


Il morsanese medio guadagna 1.350 euro netti al mese ma il suo costo del lavoro è oltre 2.500 euro al mese.

In bar la gente si chiede cosa si può tagliare del Cuneo fiscale e si cruccia con il CAFON. Come evidenziato dal post "Numeri Utili: il Cuneo Fiscale e i suoi componenti (2014)" è evidente che la parte più consistente del cuneo fiscale sono gli oneri contributivi (INPS, sanità ecc.) che contano per ben il 32% del salario lordo ovvero circa 900 euro.

Si possono tagliare questi oneri contributivi? (32% del cuneo fiscale)
Guardando gli ultimi dati disponibili sulla spesa previdenziale la spesa per prestazioni sociali, che per un buon 85% è rappresentata dal pagamento delle pensioni, nel 2011 è arrivata a 300 miliardi, a fronte dei quali l’incasso da contributi sociali (parte rilevante del nostro cuneo fiscale) è arrivato a 230 miliardi quindi c’è un deficit sulla previdenza di 70 miliardi. Il che significa che tagliare anche di un solo punto gli oneri contributivi è di fatto impossibile perchè non si riuscirebbe a coprire il fabbisogno pensionistico esistente. Ovviamente a meno che le pensioni attuali non vengano tagliate a partire da tutte quelle più alte ottenute con il sistema retributivo.

Si possono tagliare le imposte sul lavoro? (15% del cuneo fiscale)
Per assurdo, assumento di azzerare l'IRPEF e l'IRAP e tutte le tasse sul lavoro, al massimo si potrebbe tagliare di un 15% sul totale del costo del lavoro ovvero 400 euro su 2500. Difficilmente, sarà sufficiente a rendere competitivo il lavoro in Italia piuttosto che nei paesi emergenti sebbene darebbe capacità di spesa ai lavoratori.
Poi il discorso diventa "politico" quando si tratta di decidere cosa tagliare: per far felice i datori di lavoro: tagliare l'IRAP, per far felice i lavoratori: tagliare l'IRPEF. Resta che se tagli su IRPEF e IRAP poi contestualmente devi tagliare la spesa pubblica per compensare i mancati introiti fiscali. Così, a meno di tagli della spesa seri e precisi, l'operaio si potrebbe trovare si con più euro in busta paga ma poi a dover pagare i servizi oggi gratuiti o semi gratuiti.

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Così il bancone si è diviso tra :

  • chi ritiene che se tagli le spese e ritocchi le pensioni odierne (quelle future han la riforma Fornero) il cuneo fiscale si può toccare in maniera efficace;
  • e chi ritiene che visto che tagliare le spese in Italia è un'eresia e mettere mano alle pensioni della generazione dei "diritti acquisiti" è impossobile, di fatto il cuneo fiscale non si può tagliare
...e il dibattito continua 

2 commenti:

Tuttofinito ha detto...

Corte dei Conti: i trasferimenti all'Inps della Stabilità non sono sufficienti

Secondo i magistrati contabili il bilancio dell'Istituto di previdenza non è strutturalmente solido e non beneficia delle risorse dedicate dalla Legge di Stabilità. Le prestazioni "assistenziali" crescono, mentre calano gli assegni pensionistici con la Fornero

Formiche ha detto...

L'eterno dibattito tra IRAP e IRPEF http://www.formiche.net/2014/03/12/i-benefici-le-incognite-della-riduzione-irpef-ai-lavoratori/

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