venerdì 19 giugno 2009

Quattro Amici al Bar. Il volere del popolo. Si, ma quale ...Popolo?

È chiaro a tutti che la scuderia Renault non ha basi nel circuito comunale. Non c’è presenza sul territorio, soprattutto non c’è attivismo e fino a 2 mesi fa nessuno neppure sapeva chi Capezzone fosse.

La voce di paese vuole che solo pochi mesi prima delle elezioni, arrivi l’ordine di scuderia da tale Briatore (in foto mentre in tenuta azzurra dá direttive) che caldeggia la partecipazione alle elezioni comunali per scongiurare il pericolo Ferrari (altrimenti detto "pericolo rosso").

Qui il primo errore di Briatore; non si può improvvisare un box in 3 mesi senza che vi sia stata una costante ed attiva presenza sul territorio negli anni passati. Niente da fare. Briatore dice che bisogna andare avanti e avanti si va.

In pista le bastonate sono severe ma, a detta degli amici al bar, la colpa sta in scuderia e non qua da noi. Come hanno potuto gli strateghi di scuderia pensare che si potesse conquistare le piste dei morsan-castionesi in soli 3 mesi?!?

Capezzone ce la mette tutta e, nel poco tempo a disposizione può solo sviluppare una strategia di contenimento che, a suo credito, all’apparenza sembra senza logica ma a ben vedere si dimostrerá politicamente brillante. Chiama tra le sue fila 2 giovani piloti, Mara e Maurizio, riesuma la squadra della Delta Cox degli anni ’80/’90 e si allea con la squadra uscente. E qui sta la brillantezza della mossa: le gare puniscono gli ex Delta Cox e quasi tutti gli ex campioni (un paio fanno comunque bene) ma premiano sia Mara che Maurizio. Ecco qua, in un sol colpo il bilancio di potere politico delle scuderie Renault locali si manifesta chiaro e tondo: azzera le velleitá della vecchia guardia Delta Cox, annichilisce le aspettative degli ex campioni e soprattutto, sancisce in modo inequivocabile che la popolazione locale vuole puntare sui piloti giovani (che sono quelli che prendono piú voti di tutti). Strada libera dunque alla Renault locale in mano ai giovani e a Cappezzone.

Quello che però il fato ti mette sul piatto oggi anche te lo porta via domani - se non si sta attenti. Adesso è il momento per Capezzone di mostrare al paese la sua saggezza decisionale di fronte ad un disastro in pista appunto causato dalla scuderia troppo frettolosa. Ha la possibilitá di far capire alla scuderia che qui le strategie richiedono tatto e tempo e che le carte su cui puntare ci sono ma le mosse devono partire dal territorio e non essere imposte dai box.

C’è una questione aperta. Chi scegliere tra Mara e Maurizio? Questa è la domanda che il 25 giugno troverá risposta nella prima gara di campionato e che determinerá i successi futuri.

Le differenze tra Mara e Maurizio sono strategiche.

Maurizio denota passione e talento per la politica, è pronto all’ingresso in scena, vive qui, si appassiona alle questioni locali, frequenta i bar, ha amici giovani in paese, si interessa della storia del paese, stimato ed amato dalla comunitá locale ha idee ed entusiasmo. I consensi gli danno credibilitá anche perché sono consensi del popolo (nella foto qui a destra alcuni dei suoi sostenitori).

Mara da anni vive fuori paese, lavora fuori paese e non ha mai avuto legami forti con il paese.

Mara
garantirebbe una bella figura con la scuderia ma di contro determinerebbe un distacco dal sentire della gente del posto perché percepita come estranea alla scena locale.
Maurizio garantirebbe una buonissima presa con la popolazione del luogo, proselitismo giovanile, energia locale e speranza per il futuro sul territorio ma implicherebbe andare contro le direttive di scuderia.

Qui dunque il dilemma. Puntare su Mara gradita ai Briatore della scuderia centrale del Popolo del Lungomare o su Maurizio che piace al Popolo del Luogo?
Quale sará il popolo da seguire?
Maurizio o Mara? Lo sapremo il 25 giugno.

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