lunedì 30 aprile 2012

Aperitivo Time e Notizie dal mondo

Oggi in sede di aperitivo pre-pranzo di questa giornata pre-festiva s'é parlato di stampa internazionale (cosa che avviene spessissimo nei salotti buoni morsanesi o a bordo delle piscine private paesane).

Per loro fortuna é 6 giorni non 6.000 anni
La prima é stato sollevato il caso della legge in discussione al parlamento egiziano. Questo é un parlamento che é si é rinnovato sotto il vento della primavera araba che ha spedito in prigione l'ex presidente despota Mubarak. Secondo organi di stampa internazionali poi ripresi dalla stampa nostrana ("Sex after death law for Egypt"), i parlamentari egiziani stanno discutendo se rendere legale il rapporto sessuale del marito con la moglie defunta entro 6 ore dalla sua morte. Dopo il dovuto clamore, un parlamentare egiziano ha negato che esistesse un progetto di legge del genere ("Egypt’s MPs deny existence of sex-after-death law, confirm early marriage draft"). Boh!

Altro giro altra corsa, l'inserto del Financial Times "Superior Designs" offre uno spaccato sulla regione Friuli Venezia Giulia con un'intervista alla creative director Patrizia Moroso che fa bella mostra di se in una foto a piena pagina davanti al porticciolo del castello di Miramare. nell'intervista si parla di Grado, dell'hotel Riviera e della trattorie Da Giovanni e Da Pepi di Trieste, di James Joyce che qui inizió l'Ulisse (che nessuno di noi morsanesi ha mai letto né si sognerebbe di leggerlo ma si fa bella figura a citarlo), di Zindarich di Prepotto e quindi di Udine. L'intervista si chiude con un "only the locals seem to know this place, which is the case for the whole of the Friuli Venezia Giulia region; we're at the end of Italy and few people come here - but to me it's paradise". "Ditto" aggiungiamo noi.

L'ultimo spunto sulla stampa internazionale lo offre l'intramontabile Simon Kuper che nella sua column domenicale una settimana fa aveva scritto sul perché gli amministratori delegati, i CEO, e gli imprenditori non possono essere dei buoni governanti. Al massimo possono essere degli ottimi funzionari ministeriali che dirigono con puntiglio ma dare le direzioni ad una nazione ed avere visione per il futuro collettivo é ben altra cosa che far quadrate i conti di un'azienda o fare utili. Il tema é delicatissimo nella stra-divisa opinione delle osterie italiane. Per approfondire vedete qui: "Why CEO should't run the world".

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