domenica 25 gennaio 2015

Idea Morsanica: mappare i furti nelle case (e i crimini più comuni)

Si è appena aperto l'anno giudiziario anche in Friuli e tutti i giornali danno nei titoli l'accento ad un particolare fenomeno criminoso in netto aumento: i furti nelle case.

Leggendo il Messaggero veneto del 25 gennaio 2015, si trova La relazione del presidente del tribunale di udine all’inaugurazione dell’anno giudiziario.

Da qui si evince che nel 2014 ci son stati più furti in casa e rapine: infatti, tra i reati contro il patrimonio aumentano i furti nelle abitazioni (+6) e le rapine (+10).

Va molto peggio in Veneto dove la Corte d'Appello di venezia rende noto che i furti nelle abitazioni sono raddoppiati (!!!) in un anno (da circa 3.000 a circa 5.900).

Resta che pure qui si è vista una crescita e a spanne, in alcuni paesi si va ben oltre il 6% di aumento.

Il problema che si nota è che non esiste una mappatura resa pubblica di questi odiosi crimini. Per capirci, mentre il tribunale cita le statistiche che riguardano tutta la zona di sua competenza (la provincia), le svariate forze dell'ordine hanno ognuna una loro serie di statistiche e mappe dei furti e delle denunce che comunicano (immaginiamo) al Ministero degli Interni su base regolare. 

Manca però una comunicazione al grande pubblico di dove esattamente si concentrino i furti e magari pure per tipologia di furto. 


Mappare letteralmente su una cartina geografica i furti, aiuterebbe:
  • a capire quali sono le zone più colpite, 
  • se c'è un trend visibile legato a fattori di vario genere come ad esempio la vicinanza ad una via di fuga (eg. la Napoleonica) oppure similitudini nelle modalità dei furti (es. quelli a "grappolo" cioè in un giorno solo in più abitazioni, quelli individuali ecc)
  • a identificare la tempistica dei furti (quelli diurni, quelli notturni ecc.) 
  • per capire se sono ricorrenti nella stessa zone a distanza di tempo con modalità molto simili presupponendo la presenza di un basista
  • la tipologia di refurtiva per capire se c'è omogeneità negli autori dei reati
  • altre informazioni di vario genere
Facendo delle analisi con l'interpolazione dei dati si potrebbe capire meglio come combattere questo fenomeno. Buonsenso direbbe che questo è un tipo di analisi (di natura informatica) che già esiste tuttavia la realtà fa sospettare che non ci sia nulla di tutto ciò. La mancanza di fondi e di spirito di iniziativa fanno propendere per la totale inesistenza di strumenti informatici e soprattutto di personale addestrato a far uso di questi strumenti di prevenzione e controllo.

O se esistono, perchè non condividere almeno per grandi linee questi dati?

Ad essere poi pignoli, si dovrebbe localizzare i furti su una mappa in maniera precisa (strada, via se non proprio indicazione precisa del civico). Così anche all'interno dei paesi si potrebbe ragionarci su in riguardo alla sicurezza (con implicazioni pratiche ad esempio sul dove abbia più senso posizionare una videocamera di sicurezza). 

Morale della favola: si può pensare ad una sorta di crowdsourcing nella misura in cui si chiede ai cittadini di aggiornare le mappe non appena si sa di un reato compiuto in zona. Esempi esistono anche in Italia come la "mappa del crimine a Milano".

Servirebbe che qualcuno mettesse in rete una piattaforma aggiornabile dagli utenti. La vedremo mai?

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