domenica 5 maggio 2013

Articolo da segnalare: I RISCHI DELLA GLOBALIZZAZIONE MA ESISTONO ANCHE I VANTAGGI

I RISCHI DELLA GLOBALIZZAZIONE MA ESISTONO ANCHE I VANTAGGI di Sergio Romano sul Corriere della Sera di sabato 22 dicembre 2012.

La domanda di fondo che Sergio Romano si fa è "Siamo davvero certi che l'aumento della disoccupazione sia dovuto esclusivamente alla concorrenza dei Paesi emergenti e alla delocalizzazione delle imprese occidentali?
Se le cose stessero in questi termini faremmo fatica a comprendere perché negli Stati dell'Unione europea siano giunti, durante gli ultimi decenni, parecchi milioni d'immigrati provenienti dall'Africa, dall'Asia, dall'America Latina, e perché la grande maggioranza abbia trovato un'occupazione che agli indigeni, evidentemente, appariva poco desiderabile. 
Il fenomeno è particolarmente visibile in Italia dove, a differenza di quanto accade in Germania, l'istruzione tecnica, per colpa di una certa demagogia progressista ed egualitaria, è stata trascurata. 
Ancora oggi, in tempi di crisi, accade di constatare che in certe industrie e nell'artigianato è difficile trovare giovani italiani disposti ad accettare occupazioni che ai loro padri e nonni sarebbero parse invece desiderabili."

La Fornero parlò di giovani "choosy" e ci fu la rivolta dei lavoratori dei call center, delle baby sitter part-time, dei pony-express e dei magazzinieri precari. Qui siamo pronti a scommettere che gli offesi dalla battuta della Fornero hanno fior fiore di lauree umanistiche e sociali. A monte avrebbero dovuto prendersi lauree scientifiche e tecniche (materie serie e difficili) in matematica, fisica, ingegneria. Aree decisamente più impiegabili nel mondo del lavoro. Sennò si emigra perchè vi possiamo testimoniare che a Google assumono anche laureati in francese medievale (laurea presa a Cambridge però). 

Al netto dei figli di papà che da sempre ti fregano e vanno a fare i farmacisti nella farmacia di famiglia, o nello studio legale di papà o nello studio di architettura di mamma, chi causa il suo mal pianga se stesso. Vuoi studiare poco e quasi gratis? Studia in facoltà inutili nell'università sotto casa. Poi però sappi che vai a far la fila in un call center. Sennò c'è sempre l'opzione raccolta pomodori in Calabria dove la disoccupazione è rampante ma non si sa come a raccogliere pomodori ci sono gli immigrati. Misteri forestali. 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Corruzione e disoccupazione

PaoloVE ha detto...

"Qui siamo pronti a scommettere che gli offesi dalla battuta della Fornero hanno fior fiore di lauree umanistiche e sociali. A monte avrebbero dovuto prendersi lauree scientifiche e tecniche (materie serie e difficili) in matematica, fisica, ingegneria. Aree decisamente più impiegabili nel mondo del lavoro. Sennò si emigra perchè vi possiamo testimoniare che a Google assumono anche laureati in francese medievale (laurea presa a Cambridge però)."

Forse vincerete la scommessa, ma nel solo 2012 42 mila italiani, prevalentemente giovani e frequentemente laureati sono andati a lavorare in Germania.

Sembra che all'estero i loro studi andassero bene, quindi immagino che la maggior parte di loro NON avesse lauree umanistiche e sociali, e sono convinto che sentirsi apostrofare come bamboccioni, choosy, ..., non gli abbia fatto piacere.

Insomma c'è anche l'altro lato della medaglia. E magari è anche quello prevalente.

Ciao

Paolo

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