venerdì 24 maggio 2013

Spritz Donations: Miliardari Morsanesi e quando dare denaro a chi ne ha bisogno.

Se finisce la carta igienica
c'è la carta di credito
Il mondo dei miliardari morsanesi è ancora sotto shock dopo che è trapelata la notiziona che il principe saudita Alwaleed bin Talal s'è dichiarato profondamente irritato dall'essere stato indicato solo come 26° nella classifica mondiale dei miliardari dalla rivista "Forbes" - Forbes billionaires list (che di miliardari ne conta 1.426 nel mondo). Rivista accusata di forte pregiudizio nei suoi confronti e nei confronti dei suoi 20 miliardi di dollari di ricchezza personale.

Così anche in osteria a Morsano ci si è chiesti ma perchè uno si appassiona così tanto ad una classifica? In fin dei conti cosa ti frega in che posizione sei se sei pieno di soldi?

La risposta è che a tutti interessa quella classifica, sia a chi c'è dentro che chi ci sta fuori la cui fantasia viene affascinata dai tanti zeri con il segno $ vicino. Ovviamente questa non è la classifica del merito ed è fuorviante determinare il valore delle persone sulla sola base della richezza. Anche perchè tra Bill Gates e un principino saudita la differenza di merito è intuitiva.

Parlando di Bill Gates, assieme all'altro miliardario Warren Buffet, ha fondato il movimento "the Giving Pledge" che essenzialmente chiede ai miliardari del mondo di donare parte della loro ricchezza per opere tangibili di beneficenza. La cosa simpatica è che un signore voleva entrare nel club ma aveva "solo" 800 milioni di assetti liquidi e gli è stata chiusa la porta!

A Morsano sono tutti concordi che la natura competitiva dell'uomo può essere rivolta a vantaggio dei più se l'essere parte di un club esclusivo dei "donatori" spinge sia l'ego che le donazioni. Essere solo attratti dall'esclusività perchè si teme che la propria ricchezza non sia apprezzata, come nel caso del principe saudita, è una distorsione più che un vantaggio.

Chiaro se molti hanno fatto i soldi grazie alla vicinanza a sistemi politici opachi, insomma i soldi non danno rispettabilità. Rispettabilità che di certo c'è in chi fa a gara a chi devolve di più per opere di interesse collettivo e per chi ha più bisogno. Tradizionalmente in paese il passaggio è fatto con donazioni di tempo ad opere di volontariato piuttosto che donazioni di denaro.
Comunque il tema interessa e se ne discute cn miliardi di angolature diverse...

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Vedi anche Bloomberg Billionaires ranking e  "The club of billionaire is becoming less exclusive"

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