A proposito di Giocco d'Azzardo e dei suoi costi sociali a Morsano (e non solo)

Quando si vedono dei compaesani con gli occhi spenti affacciarsi dalla saletta del video poker o si osservano delle fintamente allegre signore allegerirsi di carte da 10 euro fresche di ritiro della pensione di fronte al banchetto del "gratta e vinci", sorge l'irrisolta questione del Gioco d'Azzardo diffuso: opportunitá o costo per la Societá?

L'equazione negli ultimi anni sembra essere stata: 

• servono soldi alle casse dello Stato, tutti i partiti (tutti) hanno proposto e votto leggi che hanno diffuso in maniera capillare le opportunitá di gioco d'azzardo (in particolare video poker e lotterie gratta e vinci) - vedi Come dicevamo, a tutti i partiti ha fatto comodo allargare il Bingo e il gioco d'azzardo diffuso
  
  
• le fascie piú vulnerabili della popolazione si buttano a capofitto nel gioco - vedi Numeri utili: il gioco d’azzardo in Italia (2011)
• lo Stato riceve molto meno in tassazione derivante dalle entrate per il gioco d'azzardo di quanto ci si sarebbe aspettati (sia per previsioni specifiche sui livelli di tassazione che per varie altre ragioni)
• la "ludopatia", ossia la dipendenza da gioco porta sia al contatto dei giocatori cronici con la malavita (es. con gli strozzini) sia a disagi familiari, sia a costi per le ASL (e quindi per il contribuente) che, parzialmente, si accollano i costi della cura di questa patologia - vedi Oh! Ma guarda un po'... Messaggero Veneto di oggi: "Gioco d’azzardo: in aumento i friulani in terapia"
• In tutto questo chi ci guadagna sono l'industria del gioco, chi vende o gestisce i servizi relativi al gioco, alcune situazioni in cui si inserisce la criminalitá e qualche politico corrotto. Ci perdono le famiglie dei disgraziati e i contribuenti in generale. - vedi Dipendenza da Gioco: un problema anche morsanese?

Giá s'era occupato di gioco d'azzardo Teodoro Buontempo, da poco scomparso, il quale, in una trasmissione riferí che anni prima aveva anche ricevuto minacce da organizzazioni criminali sudamericane che s'erano infiltrate nella gestione del gioco alle machinette. Chiude il cerchio il servizio delle Iene... "Parlamentari pagati da lobby e multinazionali anche nel settore dei video giochi e delle slot machine". 

Per il resto tutto tace, forse va bene cosí. O forse no.