L’URLO DISPERATO DI
DIO PADRE
Perché l’uomo
continua a praticare l’aborto
Gli scivolano via dalle dita,
quei poveri esserini.
Gli portano via un pezzetto di
cuore, povero vecchio Papà.
Un cuore di Padre distrutto dalla
pazzia degli uomini.
E’ forse così astruso pensare che
un DIO possa piangere?
Il nostro Gesù ha pianto sulla
croce le lacrime dei non nati.
Parlare di aborto nei giorni
d’oggi è quanto mai una scommessa: una dichiarazione di guerra contro il
sistema.MA ANCHE UN ATTO D’AMORE VERSO IL DIO DELL’ESISTENZA che ha creato
tutto a beneficio dell’uomo.E che aspetta solo di essere amato.
Molti presunti atei si
chiederanno la cogenza di un ragionamento che implica l’esistenza di un “Altro”
su cui non tutti sono d’accordo.
Interessa tutti, anche e soprattutto
chi è impegnato a portare a casa la pagnotta e a stare attento ai prezzi del
supermercato.
Interessa il mondo intero,
credenti e non credenti.
Il Grido di Abbà è ili grido dell’umanità e della società che si è
allontanata da CIO’ CHE E’ PERCHE’ NON PUO’ NON ESSERE ALTRIMENTI – detto in
termini filosofici – come il prezzo del latte che si distacca dal suo essere
latte per andare impazzito verso altri
sistemi di prezzo.
Tutto si sta staccando dalle mani
del proprio creatore, principio primo dell’essere e quindi unico in grado di
dirigere la baracca degli eventi, del mondo, dell’esistere.
Vino al vino, pane al pane: se le
cose non sono al loro posto, agnostici o atei che siamo, tutto sprofonda nel
nulla.
E l’entità primigenia urla di
dolore così come l’umanità. Anche quella parte che non ama, che si cura solo
della spesa alla fine della settimana.
Quella che mette a morte degli
esseri indifesi perché non può permettersi di dar loro la pagnotta.
Dove c’è innocenza, lì c’è
provvidenza, insegnano i vecchi, a cui si può ben dar conto se con una mucca e
una stalla riuscivano a far crescere otto figli!
L’universo geme e si dispera,
perché l’uomo sceglie di essere dio di se stesso, decidendo le umane sorti
senza badare a dove mette i piedi.
Un progetto di riforma possibile
là dove si voglia, impossibile per le menti che troppo chiuse in se stesse
preferiscono sentire l’urlo di un Dio, buono come nessuno, che geme per le vite
che gli vengono strappate dal ventre, e che continua a chiamare l’umanità
perché si converta e viva.