lunedì 19 dicembre 2011

Spritz Benefits: Diritti Acquisiti e Privilegi Rubati, qual'è la differenza?

Da mesi in bar si parla di privilegi di questa o quella casta e come bisognerebbe demolirli per ridare credibilità all'Italia e per risanare i conti pubblici.

Sull'altro versante si parla di diritti acquisiti e di come questi siano intoccabili.

Diritti Acquisiti e Privilegi Rubati, qual'è la differenza?

Dove iniziano gli uni e dove finiscono gli altri?

Una pensione a poco più di 50 anni da ex funzionario della Banca d'Italia a 14.000 euro netti al mese è un diritto acquisito o un privilegio rubato? La legge ti permette certe cifre a età oggi considerata giovane per cui è un "diritto". Ma nella sostanza, di fronte alle correnti dinamiche sociali e di mercato, alcuni argomentano sia un "privilegio". De jure versus de facto.

Perchè al bancone del bar ci si accapiglia così tanto sulla differenza tra questi due concetti? La differenza sta nelle conseguenze: se è un privilegio si può legittimamente estinguere con valore retroattivo mentre se è un diritto acquisito non si può colpire retroattivamente.

Il problema è che la differenza tra i due termini è molto labile. Molto più di quanto si pensi e quindi la gente si imbestialisce.

Iniziare a lavorare a 15 anni, facendo un lavoro pesante, e andare in pensione a 55 anni con 40 anni di contributi è diritto acquisito o un privilegio rubato? Nessuno si chiede se con una speranza di vita di 80 anni cioè una vita da pensionato di 30 anni, sia in effetti coperta dai contributi versati dai 15 ai 55 anni. Se lo è, è un diritto acquisito. Se non lo è, è un privilegio rubato. Calcolatrice alla mano dunque. 

Allo stesso modo, fare una riforma liberale in base al principio "quello che paghi poi te lo ritrovi", altrimenti detto "sistema contributivo" collide con la costrizione illiberale del farti andare in pensione quando vuole il governo (65 anni e oltre) e non quando va a me se il mio fondo pensione mi dice che quello che ho messo da parte mi basta.

Di certo questi problemi non passano per la testa ai soliti protagonisti dei titoli dei giornali tipo "Il fronte comune Pdl-Pd: salveremo i vecchi vitalizi" dove si racconta che i due partiti maggiori in Consiglio Regionale del FVG si trovano d'accordo sul "non s’ha da toccare i vitalizi già maturati, perché si tratta di diritti acquisiti da non discutere". Ma se i fondi destinati ai vitalizi non sono coperti dai contributi versati in passato dagli ex consiglieri, è un "diritto acquisito" o un "privilegio rubato"? Se poi ti dicono che si spendono OLTRE SEI MILIONI ANNUI DI PENSIONI AGLI EX CONSIGLIERI REGIONALI. Che fai? Ti fai la tessera di uno dei partiti? (notasi che fa rima con "diritti acquisiti")

Resta da capire perchè alla classe politica si debbano imporre modifiche "dalla prossima legislatura" mentre ai comuni mortali si impongano a partire da ieri. Ma questa è una domanda banale che in bar si fa urlando e che ci si potrebbe risparmiare perchè fila dritta dritta nelle solite frasi "i politici sono le specchio degli italiani" e "il pesce puzza dalla testa".

A proposito, ha chiesto qualcuno, perchè i "diritti acquisiti" non si possono toccare. Su questo punto la dottrina giuridica dello spritz è ambigua. Anche i crediti che molti imprenditori vantano nei confronti dello Stato sono un diritto acquisito ma di soldi non se ne vedono tanto che lo Stato è debitore di ben 90 miliardi di Euro verso imprese private. Ora suggeriscono di pagarli con dei BTP. Allora i "diritti acquisiti" si possono toccare dopotutto...

PS per avere lezioni su come vedano all'estero i nostri "diritti acquisiti" vedi Italietten: Cosa scrivono di noi i Giornali Tedeschi 

1 commento:

Baby Pensioni ha detto...

Ho conosciuto un ex finanziere andato in pensione a 39 anni. Aveva lavorato presso un valico confinario considerato "sede disagiata" per 10 anni e visto che la "sede disagiata" comportava il conteggio a fini pensionistici del doppio degli anni, a 39 anni s'è ritorvato con più dei 20 anni di servizio con cui gli statali potevano andare in pensione. La pensione ovviamente, non sarà mai coperta dai suoi effettivi contributi e questo signore sarà in pensione per almeno 40 anni. Questo è un diritto acquisito che non si può toccare o un privilegio da tassare?

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