Queste sono settimane di tagli in tutta Europa. Sono tempi duri e i governi stanno riducendo drasticamente i costi e cercando di ridisegnare l'uso dei fondi pubblici.
Giusto o sbagliato che sia, l’universitá è un’area che diversi governi hanno individuato come area da riformare ricevendo violente reazioni (Italia: Studenti: cortei e caos in tutte le città italiane - Gran Bretagna: Tuition fee protesters in 'cat and mouse' with police). Tuttavia, le crisi portano anche opportunitá e qui scatta l’idea morsanica del giorno.
Uno dei problemi dei giovani laureati italiani è che non parlano un inglese competitivo sul mercato del lavoro internazionale. Sta migliorando di certo rispetto alle generazioni precedenti ma ancora non ci siamo. Dunque uno degli interessi della formazione universitaria italiana è quello di preparare dei futuri laureati fluent in English.
Al pari dei colleghi italiani, gli studenti inglesi sono saliti sui tetti per protestare contro la riforma proposta dal loro governo (ed hanno pure vandalizzato la sede del partito conservatore del primo ministro David Cameron).
Quello che il governo di Sua Maestà ha deciso di fare è di aumentare le tasse universitarie annuali da 3.000 sterline a… 9.000 sterline. Ovvero da 3500 euro all’anno a 11.000 euro all’anno. Se a questo si aggiungono i costi di libri, vitto, alloggio, un anno all’università nella costosa Gran Bretagna graverá sulle tasche per circa 30.000 euro. Una laurea triennale circa 90.000 euro (!!!). Sti cazzi direte voi. E ste opportunitá diciamo noi.
Pensate a cosa succede con gli studenti greci. In Grecia se non rientri nelle graduatorie d’ingresso all’università… all'università non ci puoi andare. Così tantissimi greci si spostano all’estero e, ad esempio, esiste una folta comunità di studenti greci all’università di Trieste.
Ora, la questione inglese offre delle potenziali possibilità per le nostre università. Un anno all’università di Udine costa agli studenti dell’Unione Europea sui 1.500 euro (molto meno degli 11.000 inglesi) e affitti e vitto costano una frazione di quanto costino in Gran Bretagna.
1+1+1=…
Con un po’ di spirito di iniziativa e acume imprenditoriale da parte di rettori illuminati, esiste l’opportunità di fare dei corsi di laurea in inglese disegnati sulle esigenze degli studenti inglesi e ovviamente anche per gli studenti nostrani che volessero condividere con dei madrelingua le aule universitarie. Attirare gli inglesi che non hanno 90.000 euro da spendere per laurearsi ma che ne spenderebbero volentieri anche 20-30.000 per studiare nel Friuli di mari e monti, del buon mangiare e del buon bere, sarebbe una mossa astuta e che beneficerebbe tutti.
Di certo stiamo parlando di decine di migliaia di Britannici pronti a fare le valigie per studiare a costi ragionevoli.
Pensate alle aziende locali che potrebbero assumere dei “commerciali” English mother tongue per i loro affari esteri trovandoseli alla cerimonia di laurea a Udine senza dover andare a cercarli a Londra. Pensate agli studenti morsanesi che finalmente imparerebbero l’inglese come dio comanda condividendo le aule con John, Alister, Mary e Shelley, pensate al turismo dei genitori e amici che verrebbero a Udine a visitare i loro bravi sons and daughters.
Carpe diem Cristiana!