martedì 14 giugno 2011

La vera ragione dietro i ritardi della banda larga?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

non ho capito la relazione tra il titolo e il video... e' perche' la destra non vuole che la sinistra si avvantaggi dell'uso della rete? Oppure perche' chi la pensa come Straquadanio, che e' del PDL, evidentemente non puo' capire il valore sociale della rete al di la' degli orientamenti politici?

Se YouTube e Facebook... ha detto...

Se YouTube e Facebook sconfiggono la televisione: questo e' il punto! se e' vero che la maggiorparte degli italiani si informa attraverso la TV e' anche vero che la maggiorparte dei giovani usa i social network e si informa o disinforma li. I partiti tradizionali che non sanno stare al apsso con i tempi perderanno sempre piu' i voti dei giovani. Poco male, si dira', visto che la societa' invecchia sempre piu' e le politiche le decidono i vecchi e pensionati.

Anonimo ha detto...

Secondo un rapporto Nielsen, dal 2009 al dicembre 2010, in Italia su un totale di 24,7 milioni di navigatori attivi con in un mese una media di quasi 24 ore su Internet, le aziende inserzioniste sul web sono cresciute del 22,4%. Mentre i social network sono balzati al +10%. Facebook, appunto. Non più puro svago: bensì una risorsa. Sentite Luca Conti, esperto del settore: «Nel mondo oltre tre milioni di pagine ufficiali di Facebook sono state aperte da aziende per promuovere le proprie attività e dialogare con i clienti». Un boom. Però qualcuno è rimasto lo stesso al palo. Adam Arvidsson è professore di Sociologia della Statale di Milano. «In Italia il governo e, in generale, la destra non aveva colto la potenzialità dei new media. Al contrario di tanti politici esteri del medesimo orientamento». Giuseppe Civati, esponente del Partito democratico lombardo, ha un blog con un lungo elenco di lettori. Civati, la politica e il web: cosa ci racconta? «L'urgenza di un cambiamento sono stati sentimenti valorizzati dalla rete. Che ti fa sentire protagonista. Hai libertà di espressione, puoi commentare e dire cosa non ti piace».

Otelma ha detto...

Stracquadanio l'ha buttata in battutaccia ma la demografia degli utenti internet italiani e degli elettori ha delle aree evidenti di sovrapposizione. E' chiaro che gli studenti sono i nativi digitali e si sa che gli studenti tradizionalmente per due terzi votano a sinistra o centro sinistra. Un metro puo' essere l'elezione dei rappresentanti degli studenti alle universita' dove la sinistra si prende sempre almeno il 50% dei voti seguita da centristi e poi sparuti gruppi di liste non di partito. Poi il discorso del pubblico impiego anche li si sa che e' un pozzo di voti per la sinistra. Si sa che il dipendente pubblico lavora anche meno ore del dipendente privato o del lavoratore autonomo. Va da se che lo statale ha potenzialmente piu' tempo libero. Non e' detto che sia speso su internet questo tempo libero addizionale ma esiste il legittimo sospetto che una parte di esso lo sia. Statali 4 milioni, di cui 3 milioni di sinistra-centrosinistra, studenti di 15-25 anni saranno 6 milioni di cui 4 di sinistra-centro sinistra. In totale si puo' immaginare che ci siano 3+4 milioni di persone che hanno tempo e usano internet e che sono di sinistra: 7 milioni. Credo pero' che i telespettatori di Rete4 siano attorno ai 4 milioni. Il che fa capire come la sinistra riesca ad avere un vantaggio grazie alla rete!

Fede, Giustizia (?), per caritá! ha detto...

ahahahah il popolo della Rete contro la Rete del popolo (della Libertá) ahahahahhhhhhhh

Post più popolari di sempre

Post Più Popolari negli Ultimi 30 giorni

Post più popolari questa settimana

Prezzo dell'Oro

Statistiche del Comune