martedì 28 giugno 2011

Spritz History: Se i libri di storia si lasciano scrivere. Il caso della battaglia di Bezzecca (e dell'Obbedisco di Garibaldi)

Bezzecca: vittoria di Garibaldi o della propaganda?
Questo dibattito é ripreso dai commenti al post: "Angolo di storia: 1866 il Friuli entra nel Regno d’Italia ma al plebiscito c’è “Cosean dal NO”".

In quel post é nata un'accesa discussione sulla Battaglia di Bezzecca che, per la storiografia ufficiale nostrana, fu l'unica vittoria militare riportata dalla parte italiana durante la terza Guerra d'Indipendenza del 1866.

La battaglia fu un episodio dell'invasione italiana del Trentino, fu combattuta il 21 luglio 1866, e vinta dal Corpo Volontari Italiani di Giuseppe Garibaldi che fermarono il tentativo del comandante austriaco del Tirolo meridionale (attuali Trentino e Alto Adige), generale Von Kuhn, di ricacciarli verso il Lago d'Idro. Il 16 luglio, i garibaldini respinsero una manovra del generale nemico a Condino, il 21 luglio gli austriaci presero Bezzecca. Garibaldi notando i suoi uomini ritirarsi diede nuove disposizioni riuscendo a respingere l'avanzata e a far ritirare il nemico. Si apriva la strada verso Riva del Garda e quindi l'imminente occupazione della città di Trento. Salvo essere fermato dalla firma dell'Armistizio di Cormons del 12 agosto, che sanciva il cessate il fuoco. Giá il 9 agosto, Garibaldi ricevette via telegramma  l'ordine di La Marmora, a nome del re, di abbandonare il territorio occupato e rispose telegraficamente: «Ho ricevuto il dispaccio n° 1073. Obbedisco» "Obbedisco", parola che successivamente divenne motto del Risorgimento italiano e simbolo della disciplina e dedizione di Garibaldi.

Numeri della vittoria italiana a Bezzecca:
Italiani: 121 morti e dispersi, 451 feriti e 1.070 prigionieri
Austriaci: 25 morti e dispersi, 82 feriti e 100 prigionieri
Il dibattito é stato scatenato da questa frase sul post: "In questo clima, arrivó il Regio Esercito Italiano, non vittorioso perchè come detto, la vittoria militare apparteneva solo ai volontari di Garibaldi mentre il peso diplomatico lo misero i francesi."

Al che il commento di un anonimo trentino é stato:  "Quali vittorie di Garibaldi in Trentino? Cosa andate dicendo? Noi trentini conosciamo un'altra storia. Spiegateci un po' sta cosa.... Per noi Garibaldi dovette darsela a gambe! dalla fretta fu costretto ad abbandonare anche la portantina, dove era costretto a giacere per una ferita riportata in un combattimento precedente, che è tuttora visibile in un museo a Innsbruck. A fermare i garibaldini sono bastate le milizie territoriali (volontari del posto, gli Standschützen). Non sono stati nemmeno scomodati i battaglioni di Kaiserjäger di stanza a Rovereto e Trento. La storia va letta da entrambe le parti, non solo da quella di comodo." Qui cosa dicono gli austriaci sulla "Schlacht bei Bezzecca".

La contro-risposta é che i volontari di Garibaldi erano notoriamente male armati e i fucili spesso non bastavano così come non bastavano le cartucce. Detto questo, è indubbio che i garibaldini fossero animati da uno spirito ideale che probabilmente mancava ai soldati semplici sabaudi. Sui libri di storia italiani si parla di Bezzecca come una vittoria militare e si dice che la campagna del Trentino (e il famoso "obbedisco") terminó  con le truppe garibaldine invitte. Se poi la storiografia austriaca sostiene altre cose fa parte del gioco delle parti e non é detto che gli austriaci abbiano torto o che la veritá non stia in mezzo.

Ad ogni modo, dubitare della storiografia ufficiale é il passatempo di questo blog: giá se ne discusse quando si parló del presunto entusiasmo dei friulani per l'annessione all'Italia nel 1866. La storia da parte italiana fu scritta dagli stessi letterati che sostenevano la causa dell'Unitá e di certo ai contadini analfabeti che magari stavano benissimo sotto l'Austria, non capitó di sicuro di scrivere le loro impressioni e quindi di tramandarle ai giorni nostri. Ci pensó poi lo Stato unitario sabaudo a cancellare ogni traccia di filo-austriachismo. Poi, paradossalmente, fu la feroce occupazione da parte di 800 mila austroungarici (con violenze, deportazioni e stupri - di cui la storiografia ufficiale italiana non sembra occuparsi) dal novembre 1917 al novembre 1918 - dopo Caporetto - a far odiare gli austriaci alle masse contadine veneto-friulane (che erano a loro volta 800 mila cioé 1 soldato austriaco per ogni abitante!) e infine la storia d'Italia rivista sui libri di scuola dal Fascismo, che di certo non ando' tanto per il sottile quando c'era da esaltare l'italianita' e la costruzione di uno stato unitario e centralista.

Che ci sia obiettivitá nell'analisi del Risorgimento da parte della storiografia ufficiale italiana é un dibattito aperto.

...e il dibattiten continuen

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il comune di Buia ha pubblicato una ricerca storica sul 1°Risorgimento in Friuli, lo trovate in biblioteca a Codroipo
BEPINE

Vitellozzo Silverdeschi Vantelli della Calastorta ha detto...

grazie per la segnalazione

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