Le rivolte nel Medio oriente (Tunisia in particolare), il bombardamento della Libia e la guerra civile in corso hanno provocato una mini ondata migratoria dal Nord Africa verso le coste dell'Italia.
Avevamo giá visto (L'Italia sulla scena internazionale non conta nulla? Come i giornali di diverse nazioni riportano il caso della Libia e della NATO) come i giornali Britannici e Francesi, all'apice della crisi libica, non menzionassero affatto gli sbarchi a Lampadusa (e neppure menzionassero... l'Italia) e l'opinione pubblica italiana con tanto di giornali e tivvu' s'era indignata per questa mancanza di attenzione.
Ovviamente la classe politica italiana s'era precipitata a sottolineare l'abbandono irresponsabile da parte degli altri paesi europei, della mancanza di solidarieta' tra nazioni UE visto che nessuno voleva prendersi carico di questi immigrati e blah, blah, blah.
Quello che peró la nostra classe politica non ci raccontava erano le cose che realmente si dicevano nelle stanze del potere europeo e che prontamente, un addetto alle pulizie ben inserito nell'ambiete ci ha passato: l'Italia ha un numero cosí basso di profughi e richieste di asilo se comparato con altri paesi UE, che puó benissimo tenersi i nuovi sbarcati senza rompere tanto le palle.
Ecco, cosí, con questo tono (sempre a detta dell'addetto di cui sopra).
Visto che qui a Morsano ci piace vederci chiaro, per verifica, abbiamo aperto il libro dei numeri ed ecco cosa abbiamo trovato:
Secondo Sergio Romano (Lettere al Corriere - L'immigrazione clandestina la solitudine dell'Italia - 28 maggio 2011) negli ultimi 20 anni il numero di rifugiati accolti é stato:
- in Germania pari a 500.000
- in Gran Bretagna pari a 300.000
- in Francia pari a 200.000
- in Italia pari a 50.000
Secondo The Economist (Italy and Immigration: take mu migrants, please - 16 aprile 2011 e Asylum Seekers - 2 aprile 2011), dall'inizio delle rivolte in Medio Oriente in Italia sono arrivati circa 25.000 profughi via mare (NDR dio solo sa quanti via terra). Di certo un incremento rispetto agli anni immediatamente precedenti ma comunque un numero ridotto se comparato alla scena internazionale.
Nel 2010 infatti, i maggiori paesi occidentali hanno ricevuto:
- USA 52.000 richieste d'asilo
- Germania 49.000 profughi e 40.000 richieste d'asilo
- Francia 52.000 profughi e 48.000 richieste d'asilo
- Svezia 30.000 richieste d'asilo
- Canada 22.000 richieste d'asilo
- Gran Bretagna 22.000 richieste d'asilo
- Belgio 20.000 richieste d'asilo
- Svizzera 12.000 richieste d'asilo
- Olanda 12.000 richieste d'asilo
- Austria 11.000 richieste d'asilo
- Italia 10.000 profughi
Peró, non paghi, abbiamo dato un'occhiata a cosa dice l'FT in proposito. Capita a fagiolo un articolo del 25 maggio 2011 (Financial Times: EU offers cash for reforms to north Africa) che oltre alle parole mette vicino pure una cartina con i dati sul numero di stranieri (immigrati ed espatriati anche da altri paesi EU) presenti sui vari territori nazionali Europei.
Linguisticamente noi consideriamo immigrati quelli che se ne vanno in cerca di un radicale cambiamento delle condizioni di vita e provengono da paesi poveri (tipo uno del Bangladesh che vive in Germania), mentre espatriati sono quelli che vanno all'estero per cambiare aria (tipo uno svizzero che va a vivere in Francia).
Qui i dati dell'FT (che a sua volta richiama come fonte Eurostat) riassunti in tabelle e grafici e da noi ulteriormente elaborati:
Dunque, mentre l'Italia ha in numero assoluto la quarta popolazione straniera residente sul suo territorio nazionale (data dalla somma tra immigrati ed espatriati), ha un numero di rifugiati irrisorio rispetto agli altri partner europei, nel solo 2010 l'Italia ha ricevuto 5 volte in meno il numero di profughi che hanno ricevuto la Francia o la Germania.
Ecco, questo é quello che i partner europei hanno detto all'Italia quando s'é parlato dei profughi di Lampedusa. I nostri rappresentanti, volenti o nolenti, hanno dovuto incassare sotto l'evidenza dei numeri.
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4 giorni fa
14 commenti:
Questi dati sono noti e stranoti e messa così non solo è deviante, ma puzza di una retorica terzomondista pelosa. I profughi in Germania sono per la maggior parte dei paesi dell'est con un maggior numero di popolazione di etnia tedesca rimasti oltre il confine dopo la II° guerra mondiale. La maggior parte dei richiedenti politici in Francia è di origine francofana o provenienti da sue ex colonie così come la Spagna e l'Inghilterra. In Italia arrivano nulla facenti e nulla sapenti fare e, per la maggior parte, di religione mussulmana difficilmente integrabile. Per ultimo, ma non ultimo, l'Italia non è in grado di tutelare il suo territorio (4 regioni sono sotto il controllo delle varie mafie), di smaltire le immondizie dalle sue città, di far funzionare i suoi ospedali, le sue scuole, di provvedere alla tutela dell'ambiente...e deve provvedere ai derelitti del mondo? Solo chi ci marcia sopra (caritas, coop & C.), e con tanta ipocresia può sostenere questo.
Beh, questi sono numeri e sono stati presentati da Sergio Romano (un conservatore che scrive sul Corriere), dal FT (tutto tranne che terzomondista) e dall'Economist (altro non terzo mondista). Se sono numeri noti e stranoti allora dov'e' il problema ha rappresentarli? La Francia chiude le frontiere e gli altri paesi UE fanno spallucce: ovvero dicono all'Italia di non rompere le palle.
Fin qui quello che sta succedendo realmente.
Poi, se la situazione cambia perche' l'Italia convince le altre nazioni che i numeri non contano ma conta la "qualita'", comunque definita, degli immigrati, allora le frontiere le apriranno di certo. O pensate che abbiamo dei politici incapi di portare questo messaggio in Europa? Fossi in Maroni e Frattini mi offenderei...
PS la Germania ha Turchi e Bosniaci come comunita' piu' numerose, la Svezia ha i bosniaci e Kosovari, la Gran Bretagna i Polacchi, la Spagna i Rumeni. L'osservazione sulla contiguita' linguistica forse vale per i francesi ma per il resto e' tutta da dimostrare.
Gli immigrati "nullafacenti" quanti sono sul totale degli immigrati? Ci sono badanti, muratori a nero, stallieri, braccianti agricoli, mungitori di mucche alla Torvis alle 5 del mattino. Quelli non sono visibili e quindi non fanno notizia. Poi vai in stazione centrale a Milano e vedi gruppi di stranieri a spacciare droga o bighellonare. Quelli li vedi e fanno clamore.
Bisogna stare attenti a separare la psicologia che deriva da quello che si vede e quello che non si vede ma puo' benissimo rappresentare la maggioranza della popolazione immigrata.
Se questa sezione si chiama "numeri utili" ci dicano quanti sono gli immigrati del terzo mondo in italia e che lavori fanno. E quanti sono dei delinquenti. Cosi si capira' chi ha ragione.
L'italia deve provvedere ai derelitti del mondo? Fintanto che comprera' petrolio da dittatori e chiudera' gli occhi su quello che fanno i dittatori, ha la responsabilita' morale di tutelare chi viene sfruttato. Tutti hanno problemi a casa loro (i poveri negli USA ad esempio) ma questo non deve impedire di trovare delle politiche dell'emigrazione eque per tutti.
Per la cronaca, la frase "non rompete le palle" detta in francese, l'ha detta un funzionario francese ad un italiano presente ad un meeting UE. I due sono amici ergo il colloquialismo da caserma ma la sostanza é quella: avete meno immigrati di noi e questi ve li tenete. Poi alla stampa lo spiegheranno in linguaggio diplomatico ma sfidiamo chiunque a dire che la situazione non sia questa.
a rosarno certi calabresi sparavano sugli immigrati. E poi i pomodori chi li raccoglieva? non certo quelli che hanno pensioni di invalidita' o un contrattoi fasullo con la forestale. Meglio gli immigrati islamici!
Non eravate voi ad aver detto che in Gran Bretagna agli im mmmigrati ricchi danno la cittadinanza velocemente? Da noi arrivano solo i poveracci con donne e bambini a carico.
Abbiamo gia' abbastanza disoccupazione e poverta' senza aver bisogno di accogliere altri poveri. Se sono lavoratori specializzati che vengano ma che non si portino le famiglie. Prima di portare la famiglia dovrebbero dimostrare di poterla mantenere con il loro reddito in Italia!
comunque l'italia ha un numero di stranieri piu' elevato della Francia. Il che mi sembra strano ma se e' cosi' i francesi non chiudano le frontiere. E poi se e' vero che molti tunisini se ne vanno in francia per riallacciarsi con le famiglie e' chiaro che in francia ci sono gia' molti tunisini ai quali viene di fatto limitato l'accesso ai familiari. Mi fa pensare pero' che le rivolte nelle banlieu, nelle periferie, di qualche anno fa possano scoppiare ancora fomentando sia problemi sociali di convivenza sia dando voti alla destra xenofoba della Le Pen. Forse in Francia temono queste ripercussioni e per questo stanno chiudendo le frontiere. A conti fatti conviene anche a noi che non ci siano rigurgiti di estrema destra in Francia o che non ci siano rivolte nelle loro citta'.
Se interessa, e' notizia di oggi che in Gran Bretagna si parla di un'amnistia per 60.000 richieste d'asilo visto che non riescono a starci dietro con la burocrazia che le richieste comportano. Se e' vero, é una mossa da osservare perche' arriva da un governo conservatore che aveva annunciato misure drastiche per limitare l'immigrazione. (comunque con quel poco che vale la sterlina oggi, chi vuoi che vada a Londra di questi tempi)
Non è vero che i numeri sono numeri. I numeri sono asettici e si gestiscono come si vuole. Se siamo in due e io mangio un pollo per i numeri (statistiche) abbiamo mangiato mezzo pollo a testa. L'immigrazione è un fenomeno che va gestito e l'Italia non è capace di gestire neanche le immondizie..quindi!!! Impari prima a gestire le sue rogne e dopo importi delle nuove. Tutto il resto è retorica da sepolcri imbiancati.
L'Italia, dati della caritas, ha circa 600.000 clandestini che devono vivere in qualche maniera. Numero che nessun paese civile può permettersi. I turchi in Germania la loro colonia l'hanno formata nei decenni e non in pochi mesi e i bosniaci vengono da una ex Jugoslavia dove, volenti o nolenti, gli operai erano formati.
guarda che sono 161.000 richieste d'asilo che verranno amnistiate, non 60.000
Noi abbiamo non il diritto di ROMPERE LE PALLE, ma il dovere di farlo....oltre a dare i numeri dei profughi,sarebbe utile e saggio considerare la vastuità di alcuni paesi europei e la loro densità di popolazione...è ovvio che ,per un paese piccolo come il nostro, quello che per altri sono pochi profughi per noi sono molti...
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