Ha scritto Paolo Villaggio nel suo libro "Mi dichi. Prontuario comico della lingua italiana (Biblioteca umoristica Mondadori)" che "gli altoatesini parlano e scrivono per dispetto solo in tedesco, e i friulani, che per motivi alcolici non sono mai riusciti a esprimersi in italiano, parlano ancora una lingua fossile impressionante, hanno un alito come se al mattino avessero bevuto una tazza di merda e l’abitudine di ruttare violentemente".
Parole che, una volta scoperte, hanno suscitato scalpore in Friuli. Cosí, come da manuale di statistica (cioe' quello usato dagli Statisti), la politca che conta di casa nostra aveva subito reagito e nientepopodimenoche la giunta regionale, per bocca del suo presidente Renzo Tondo aveva messo sul tavolo la possibilita' di querelare il comico (Paolo Villaggio: friulani alcolizzati E Tondo vuol querelare Fantozzi).
Alla Zanzara di Giuseppe Cruciani del 25 ottobre 2011, incalzato sulla querela dal co-conduttore David Parenzo, Tondo minimizza (conscio che il manuale di statistica nel secondo capitolo riporta le famose parole del democristiano dei tempi che furono Fiorentino Sullo, il quale davanti all’accusa di cambiare troppo facilmente idea rispondeva: «In politica, le cose che si dicono, valgono solo nel momento in cui si dicono»). Cosí, "Nessuna querela per Fantozzi" e si decide di invitare Villaggio in regione per bocca dell'assessore Violino. Che fa rima con Tarallucci e Vino.
Al capitolo 4, sempre il manuale di statistica, invita a far riferimento al sentire popolare. O meglio, elettorale. Visti i risultati del nostro sondaggio, essendo l'opinione pubblica perfettamente polarizzata tra chi ritiene che le parole di Fantozzi siano un'offesa ai friulani e chi ne risulta indifferente (verosimilmente perche' abbiamo altro a cui pensare), a conti fatti, il vantaggio elettorale di perdersi in questo gioco é nullo se non negativo.
Peró il manuale di statistica non si applica alle associazioni di tutela linguistica cosí, la Filologica Friulana, per bocca del suo presidente, ha annunciato la querela (Villaggio querelato: la Filologica friulana non accetta le scuse).
Chissá se le parole di Fiorentino Sullo di applicano pure alle associazioni...
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6 commenti:
Se Paolo Villaggio intende veramente scusarsi con i friulani deve ritirare il libro. In quest'ultimo è messo nero su bianco ciò che pensa di noi, passa quindi alla storia. Le scuse verbali vengono invece dimenticate. Ho scritto personalmente a Villaggio definendolo "brutto, sporco ed ignorante..., soprattutto ignorante!"
Mi ha risposto (tramite il suo portavoce) che si scusava con me e tutti i friulani ben conoscendo il valore degli stessi, ma che comunque nella sua satira ha sempre preso in giro un po' tutti. Ho ribadito che nella sua veste non può comunque permettersi di andare oltre certi limiti e di pensare di poter offendere pesantemente un popolo con il beneficio che può dare la Satira (per qualche libro venduto in più poi...). Ho ribadito il concetto che è "brutto, sporco ed ignorante, soprattutto ignorante".
Neanche Tondo poi ci rappresenta più. Che non si presenti a manifestazioni dove si promuove la cultura friulana, nè coi vini nè con la letteratura, nè con altro di qualsiasi genere. Il marchio "Friuli" per lui non deve più esistere e neanche per l'assessore Violino (gli ha spedito un invito per San Daniele del 25 e 26 novembre assieme ad una bottiglia di vino...). Voglio invece ringraziare la sensibilità di Enzo Driussi e di Lorenzo Pelizzo della Filologica.
Non comprate il libro. Andrò a San Daniele a fischiarlo..., se questo in Italia è ancora un atto democratico...
Mauro Paviotti.
Su "il Quotidiano -del F.V.G." ha anche rilasciato un'intervista dicendo che "non era lui a parlare ma Fantozzi".
Bene, nel post precedente non ero io a parlare ma il Presidente Obama.
O che devolga tutti i proventi del libro agli alluvionati (fra l'altro suoi conterranei). Fino all'ultimo centesimo!
vedremo se le vendite del libro in friuli saranno deludenti. Chissa' se le librerie lo venderanno. Mi sa che a Trieste avranno un-impennata di vendite...
beh Paviotti, Villaggio è sicuramente brutto (ma è soggettivo), sullo sporco non si può dire ma ignorante non sicuramente. A me sembra che nel suo libro ha preso per il sedere un poco tutti in Italia, rientra perfettamente nel diritto di satira e io spero qualcuno lo quereli così sicuramente questo qualcuno come ovvio perderà e il sig. Villaggio si farà altri soldi. Quello che ha scritto su noi friulani è volutamente esagerato ma l'esagerazione è il 'lavorare per accumulo' della satira...ingigantire per raccontare cose verde. Io da friulano guardo i miei consimili e i vecchi del paese e non trovo che il Villaggio abbia detto cose così non vere, certo fastidiose magari per alcuni, ma specchio di alcune nostre cattive abitudini.
non solo i vecchi! Anche i giovani si distinguono! Eppoi al bancone del bar le discussioni sono dei grugniti. Fossi stato in Villaggio avrei usato il borbottio dei friulani (altrimenti detto "Eloquio alla Dino Zoff") come elemento riassuntivo di come parlano i friulani.
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