Nell'inserto del Corriere della Sera dell'11 Marzo 2010 la storia di copertina è dedicata ai circoli del potere in Italia. Sono l'altra faccia di Facebook, dice la didascalia d'apertura, sono luoghi esclusivi, gli inner circle, dove i soci spesso decidono cariche, alleanza e destini dell'Italia.
Si citano il Circolo degli Scacchi, i Circoli Canottieri, in particolare il Circolo Canottieri Aniene, l'Antico Tiro al Volo ed il Circolo della Caccia di Roma, la Società del Giardino, il Clubino e l'Ape di Milano, la Società del Whist e Accademia Filarmonica di Torino, il Teatro a Brescia, il Circolo Artistico di Genova, l'Unione di Firenze ed il Circolo del Remo e della Vela Italia a Napoli. Insomma, l'establishment si incontra "informalmente" e spesso decide.
La domanda che ci si è fatti in osteria è la seguente: a livello locale, quali sono i circoli esclusivi dove le decisioni vengono prese?
Insomma, i circoli del podere de noantri, 'ndo stanno?
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Mauro Paviotti - Sabato 14 dicembre 2024
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la vita artistica di Mauro Paviotti, organizzata dai Comuni di Castions di
St...
5 giorni fa
10 commenti:
mi par ca seis mituz ben cui bars a Morsan: tra Naziskin e NASIskin...
certe associazioni si sa che servono per gestire il potere e sono dei centri di potere locale.
le squadre sportive di solito esprimono sempre dei rappresentanti politici e attraggono gli imprenditori del posto. Sia per le sponsorizzazioni che per il prestigio di essere presidenti di unq squadra.
boh, saranno i vari Rotary club, le logge massoniche, i golf club e via dicendo.
i circoli di partito sono la fonte di potere locale. Visto che la politica qui entra ovunque (aziende municipalizzate, appalti da vincere, assunzioni dei raccomandati dal partito e via discorrendo), gli agganci politici sono la fonte del potere locale. Poi ci sono le istituzioni come banche, consorzi, cooperative che offrono prestigio a chi riveste cariche e sono un modo per mantenere i contatti con "chi conta". Anche le istituzioni religiose non ne sono immuni: varie congreghe aiutano ad inserirsi in scuole e professioni.
Un modo interessante per capire come vanno le cose è vedere dove lavorano i parenti di chi fa politica. Spessissimo li si vede impiegati in municipalizzate, in società a controllo regionale o in enti locali (provincia, regione etc.). Chiamale casualità. Io personalmente giudico i politici in base a dove lavorano i loro familiari e stretti collaboratori. Tanto per dividere tra intrallazzoni e persone per bene.
Quindi un politico non può essere parente di chi lavora in regione? Non diciamo cavolate per favore!
non dirle tu. Possibile che i nostri politici hanno parenti stretti tutti impiegati in enti pubblici?
Per fare politica ci vuole tempo e solo chi fa certi lavori può avere tempo. Gli statali sono di certo agevolati visti i permessi di cui possono godere, le aspettative e gli orari ridotti di lavoro rispetto ai dipendenti del settore privato. Chiaro per poi per forza di cose chi fa il poliico, e quindi detiene le leve del potere locale, sia uno statale. Poi che una volta dentro tiri dentro anche i familiari è un fatto risaputo. I professionisti poi fanno di necessità virtù. Come diceva un anonimo prima, l'amicizia giusta aiuta chi deve fare contratti con la pubblica amministrazione. Non a caso certi professionisti sono in auge quando a girare i giochi sono certi politici e altri professionisti girano quando al potere ci sono altre fazioni politiche. O pensate che vincano sempre i più bravi?
i veri ricchi non li si vede in giro nè fanno chiasso sui giornali. Guarda caso, più si sentono in giro e meno contano realmente. Sempre attenti a quelli silenziosi che agiscono dietro le quinte...
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