Un po' come quando veleggiava Azzurra o il Moro di Venezia o Luna Rossa e tutti si appassionavano a tal punto dall'andare in massa a farsi un corso di vela sul lago di Cavazzo, da quando anche Morsano ha un presidente di banca, in paese è scoppiata la passione per l'alta finanza.
Ieri in osteria si è discusso dei possibili scenari in Generali dopo l'assemblea degli azionisti nel prossimo aprile. Tino ha subito sottolineato che la terza maggiore compagnia di assicurazioni in Europa, con sede a Trieste, è sollecitata dalle attenzioni di Mediobanca, il suo maggiore azionista, che sta preparando una lista di candidati graditi.
Anche Bepi è intervenuto nella discussione descrivendo come la scelta della futura dirigenza si stia dimostrando molto ardua. Più del previsto! Secondo Bepi, il presidente di Mediobanca, Cesare Geronzi, si sta posizionando per diventare il prossimo chairman di Generali. Tra l'altro, Geronzi di anni 75, vorrebbe sostituire Antoine Bernheim che di anni ne ha 85, anche sulla base dell'età. In effetti, è più giovane.
Però Paolo, dopo aver ordinato un giro di spritz, ha urlato a tutti, che UniCredit non starà certo a guardare e probabilmente non gradirà una presidenza Geronzi. Tino conferma e porta l'attenzione sugli investitori internazionali che memori delle passate avventure di Geronzi quand'era presidente della Banca di Roma (poi diventata Capitalia e quindi assorbita da UniCredit) potrebbero avere qualcosa da dire. Secondo Mataran un nome come Enrico Cucchiani, già in forze alle assicurazioni RAS, potrebbe essere la valida alternativa proposta da Mediobanca.
A questo punto, è lo stesso Mataran ad ordinare un altro giro di spritz morbidi (con patatine e stuzzichini di mortadella al seguito) e a raffreddare la sua teoria visto che RAS, dopo essere stata acquisita dalla rivale delle Generali, Allianz, ha riportato delle performance molto modeste anche nel ramo diretto da Cucchiani.
Rocco, mentre si destreggia con le patatine e i pistacchi al bancone, mette un po' di ordine proponendo la tesi che è assurdo che Mediobanca sembri non favorire un candidato interno alle Generali. In particolare considerando che l'attuale squadra dirigente ha riportato dei buoni risultati in un turbolento 2009! Dopotutto Bernheim non fa segreto del fatto che vorrebbe restare e i due AD (Balbinot e Perissinotto) che hanno sulla cinquantina, hanno ampiamente dimostrato di essere capacissimi di tutelare gli interessi dei clienti e gli azionisti.
Alla fine, come sempre, tutti sono rimasti della loro opinione essendo concordi solo sul fatto che se a governare queste cose fossero i morsanesi... in bar non si saprebbe più di cosa parlare!
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4 giorni fa
4 commenti:
In paese siamo tutti esperti di queste cose, non tanto per la laurea alla Bocconi ma perchè già decenni fa i vecchi morsanesi dicevano "iul fat ecunumie". E così l'economia ce l'abbiamo nel sangue.
Invesit di tabaja tant, pae un spritz cumo!...!
perchè rocco è sempre alle prese con le patatine????
Segnalo questo interessante articolo del Corriere della Sera sull'istruzione tecnica... in lode dei vili meccanici.
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