Come molti friulani sanno, il Patriarcato di Aquileia fu un'entità politico-religiosa esistita dal 568 al 1751, che - soprattutto sotto il profilo ecclesiastico - amministrava un territorio vastissimo con al centro l'odierno Friuli.
Tuttavia é fondamentale distinguere tra realtà ecclesiale e realtà politica-territoriale. Come realtà ecclesiale, il Patriarcato di Aquileia è stato la più grande diocesi e metropolita ecclesiale di tutto il medioevo europeo. La seconda dignità dopo Roma.
Come realtá politica-territoriale nasce il 3 aprile 1077 quanto il patriarca Sigeardo di Beilstein ottenne dall'imperatore Enrico IV l'investitura feudale di Duca del Friuli, Marchese d'Istria e il titolo di Principe, costituendo quindi il Principato ecclesiastico di Aquileia, feudo diretto del Sacro Romano Impero. I successori di Sigeardo si mantennero fedeli alla politica di Enrico IV e poi del figlio Enrico V facendo dello stato friulano la pedina avanzata della politica imperiale in Italia.
L'elenco dei patriarchi-principi vide un gran numero di tedeschi e lussemburghesi, a sottolineare la pluri-secolare influenza teutonica nel governo della nostra regione.
Il 3 Aprile 2010 il Friuli celebra distrattamente la ricorrenza. Gli studiosi di storia locale in prima linea, gli autonomisti, qualche membro delle maggiori associazioni di tutela della lingua e cultura friulana e nulla piú. Questa l'esigua schiera di chi ogni anno celebra questa ricorrenza. E' un peccato.
Lo Stato patriarcale del Friuli s'impose come una delle più ampie e potenti formazioni politiche dell'Italia del tempo, dotandosi fin dalla prima seduta, il 6 luglio del 1231, di un Parlamento, che divenne l'espressione massima della civiltà friulana sotto il profilo istituzionale, prevedendo una rappresentanza dei comuni e non solo dei nobili e del clero.
E' un peccato che la maggioranza dei friulani non sappia che questo fu uno dei primissimi parlamenti al mondo. Il primo fu il parlamento siciliano che si riuní nel 1097 a Mazara del Vallo, il secondo, fu l'organo assembleare di un ordine monastico, i Cistercensi, che nel 1115, si dotarono di Parliamentum degli abati, poi, nel 1248 il termine "parlamento" compare in Inghilterra per designare un'assemblea formata da due rami, uno ecclesiastico (vescovi e abati con il rango di barone) e uno laico (baroni diretti della Corona) ed é un'evoluzione dei diritti concessi con la Magna Charta Libertatum del 1215.
Le migrazioni dai balcani per rimpopolare il Friuli, la Costituzione promulgata l'11 giugno 1366 dal Patriarca tedesco Marquardo di Randeck, la "Constitutiones Patriae Foriiulii", base del diritto friulano, sono altre informazioni storiche che scivolano senza essere notate dai piú.
Parlamento, immigrazione, costituzione... temi tanto attuali quanto radicati nella nostra storia locale.
Ad ogni ricorrenza del 3 aprile, c'é da pensarci su.
3 commenti:
Quella del parlamento - escluso quello degli abati cistercensi, il secondo al mondo dopo quello Siciliano no? - dovrebbe essere un'informazione che i libri di storia nelle scuole friulane dotrebbero enfatizzare. Siamo raramente i primi in qualcosa e questa é sicuramente un'informazione che merita.
Poi ci si puó chiedere quanti friulani conoscano la loro storia e soprattutto che cosa si stia facendo affinché sempre piú persone si informino su questo tema.
e ne frega niente. E' roba per vecchi professori scapoloni e misantropi.
Neanche i leghisti sanno seuste storie. Ai friulani non interessano.
Posta un commento