lunedì 19 aprile 2010

Spritz Debate: Dei Tafferrugli Calcistici

Una squadra vince un derby e dentro e fuori dallo stadio si scatenano i tafferugli con feriti e addirittura un’auto data alle fiamme con all’interno una madre con due bambini che si salvano grazie all’intervento dei pompieri.

Dopo questi episodi esistono alcune certezze, prima tra tutte che non cambiera’ nulla, tra un po’ di tempo si registreranno altri tafferugli negli stadi poi i soliti dibattiti sugli stadi vuoti perche’ inadeguati, sugli errori delle forze dell’ordine, sulla tessera del tifoso, sui tornelli, sulle pene troppo leggere (perche’ fioccheranno le scarcerazioni gia’ domani mattina), dei club ostaggio degli ultras e via dicendo. Noia. Arci noia.

Le cose scontate in paese non piacciono piu’ per cui, in bar, si sono gia’ sentiti degli argomenti alternativi:

  1. Il calcio e’ lo sport delle masse popolari (incluse le masse nazional-proletarie e sotto-proletarie) quindi e’ naturale che si porti dietro anche frange caratterizzate da risvolti comportamentali basso-popolani. Alcol, delinquenza, risse ed urla incluse.

  2. Se le plebi teppistiche si elevassero dal vil calcio ad altri sport piu’ nobili… gli altri sport cesserebbero di essere “piu’ nobili”. Quindi, per l’amor del cielo, lasciamo i teppisti dove stanno ora: nel calcio.

  3. Una certa porzione della popolazione e’ soggetta a frustrazione (lavoro di serie C, abitazioni di serie Z, vita da schifo etc.) che in qualche modo deve essere scaricata: fare a botte e sfasciare tutto e’ un modo come tanti. Se alle minoranze frustrate gli si tolgono gli stadi, di sicuro finiranno con l’andare a scaricare le loro frustrazioni da qualche altra parte (alle serate di danza classica? Alle sagre paesane?). Non si risolverebbe il problema; lo si sposterebbe. Meglio lasciare tutto cosi’ com’e’, almeno si sa dove andranno a far danni: allo stadio.

  4. Eliminare il problema alla radice: sterilizzazione coatta di tutti i facinorosi arrestati. Tempo una generazione ed il problema si estingue da se. Questo perche’ la mobilita’ sociale in Italia e’ bassissima quindi e’ alta la possibilita’ che i figli di padre con vita cacchevole, ricca di frustrazione e fallimenti personali (vedi punto 3 qui sopra), vivranno una vita cacchevole, ricca di frustrazione e fallimenti personali (vedi punto 3 qui sopra). Anzi, e’ praticamente una certezza. Facendo uno piu’ uno…

6 commenti:

Pamela ha detto...

Basta calcio!!!!Insegnate un po di sano Judo nelle scuole locali.
Facilita l'autocontrollo, la disciplina, il senso di responsabilità e sopratutto inculca ai bambini a rispettare gli altri.
Così quando sono grandi e vanno negli stadi fanno l'inchino giapponese agli ultras di parte avversa, anzichè spaccar loro la testa!

Li farei rincorrere da Pisanu ha detto...

La colpa è di Garibaldi, queste cose succedono sempre in Africa bambata, vivono come gli animali e votano pure peggio. La partita è costata uno sproposito alla comunità per la gestione dell' ordine pubblico ma a nulla è valso. Un paio di mesi fa sono arrivati dalla capitale degli incivili (Napoli) alcuni bastardi armati di coltello che hanno ferito alcune persone tra le quali 2 agenti di polizia. A 48 ore dall' arresto erano tutti fuori.La gente onesta deve solo pagare le tasse e starsene a casa propria! Puah!

Rugby Uber Alles ha detto...

...basta andare a vedere le partite di rugby. Ci si puo' andare con la famiglia e non succede mai nulla a livello di disordini. Ma siamo sempre la', il pubblico del rugby non conta sotto-proletariato tra le sue fila. Da qualche parte il sotto-proletariato deve sfogarsi. Bonifichi gli stadi, questi si riversano da qualche altra parte.

Borgatari ha detto...

Il problema non e' il calcio come sport ma i gruppi di delinquenti che frequentano certe curve. Se poi anche i candidati alla presidenza di certe regioni in campagna elettorale vanno in curva a sollecitare i voti dei facinorosi, stamo freschi... e nun me fate fa nomi.

parente di Mario Placanica ha detto...

Non ne farei una questione di censo, piuttosto di interessi spropositati che ruotano direttamente ed indirettamente nel mondo del calcio per i milioni di spettatori che lo seguono, e di adddetti ai lavori (in particolare giornalisti)che hanno vantaggi a mantenere alto l'interesse alimentando le polemiche. A ciò si aggiunge l'innata volontà degli italiani di schierarsi da qualche parte o con qualcuno. Ma la colpa in assoluto più incisiva in questo problema è la mancata certezza della pena che fa fare a questi reietti umani qualsiasi cosa nella più completa impunità!

parente di Bava Beccaris ha detto...

...ad alzo zero!

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