giovedì 15 aprile 2010

Spritz Debate: Dei Matrimoni Gay Morsanici

Morsano di Strada è un paese macho, non esistono uomini omosessuali, nè ce ne sono mai stati. Neppure di lesbiche se ne vedono in giro. Questo si basa sull'assunto che in Paese nessuno, ci risulta, si sia mai dichiarato come appartenente alle due categorie.

Ovvio, diranno i conservatori, ipocriti repressi, diranno i libertari.

Di oggi è la notizia che la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile la legittimità del matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Al che, Morsano s'interroga. Ma cosa significa "stesso sesso" e cosa significa "matrimonio"

La questione della determinazione del sesso fa ridere i polli che, in quanto tali, credono che di sessi in effetti ne esistano solo due. Qualsiasi ginecoloco od urologo (o qualsiasi avventore dei bar paesani passato per la Thailandia) vi può spiegare che non è proprio facile determinare i diversi sessi. Ve lo ricordate il caso dell'atleta (nome singolare neutro) sudafricana che vinse una medaglia nella corsa 800 metri femminile? Soggetta ad accusa di non essere donna, fu sottoposta ad esami e risultò avere i genitali maschili nascosti a tal punto da aver indotto anche se stessa a pensare di essere donna. Non è uno scherzo, è vero. La natura ha i suoi corsi ancora inesplorati dalla legge. Solo l'Australia, al momento, riconosce legalmente i casi del genere, dichiarando le persone in questione come di "sesso neutro" (almeno in attesa di operazione chirurgica).

Queste persone si possono sposare o no? ...e con chi? La costituzione sancisce davvero l'uguaglianza?

Altro argomento, perchè la coppia omosessuale di Venezia ha sollevato la questione dei matrimoni gay in sede di consulta costituzionale? Il problema, in realtà, non è il matrimonio in quanto contratto che si firma in municipio, ma la serie di privilegi che la legge italiana garantisce alle coppie sposate e che altresì non garantisce alle coppie conviventi, etero o omosessuali. La lista è lunga però ce ne sono alcuni che dovrebbero far riflettere.

Ne citiamo uno su tutti. Supponiamo che per scelta (per i conservatori l'omosessualità è una scelta) o per natura (per i libertari l'omosessualità è una caratteristica innata) io viva e condivida la mia esistenza da oltre 20 anni con una persona del mio stesso sesso. Il mio partner ha un incidente e finisce in terapia intensiva per 6 mesi e ad un certo punto qualcuno dovrà decidere sull'espianto degli organi perchè purtroppo non ce la farà.

Ebbene, per l'ordinamento italiano, a visitare un malato in terapia intensiva può andare solo chi è "uno stretto familiare" (ovvero moglie/marito - quindi matrimonio oltre che papà/mamma/fratelli) così pure come solo queste persone potranno decidere sull'espianto degli organi.

Al che, se io è 20 anni che convivo, condividendo pure i conti in banca, il mutuo, le bollette, non posso nè visitare nè decidere sulle volontà del mio partner mentre una sorella, con quale magari è anni che i rapporti sono interrotti, potrà tranquillamente farlo. Altresì, se sono la badante, magari con accento straniero, sposata due giorni prima dopo 2 mesi che mi intortavo il vecchietto potrò sia visitare che decidere sull'espianto...perchè il matrimonio sic et simpliciter è sovrano.

Il problema che il giovine morsanico si pone non è tanto sul matrimonio per se, quanto piuttosto quali privilegi l'ordinamento dia a chi è sposato e se, a ben vedere, alcuni di questi privilegi si possano estendere ad altre tipologie di legami sociali come la convivenza documentata e di lungo corso tra persone dello stesso sesso. Poi si può discutere cosa concedere e cosa no.

La corte costituzionale fa il suo lavoro sulla base delle leggi che ci sono. La questione è capire se le leggi sono ragionevoli ed al passo con le esigenze del cittadino di ogni ordine, razza e batteria degli 800 metri.

Oggi lo sono o no?

17 commenti:

Pamela ha detto...

Nell'ordinamento italiano c'è l'istituTo dell'amministrazione di sostegno - art 404 c.c. e seguenti-
E' possibile, dice la legge, che un soggetto, in vista di una propria eventuale futura incapacità, designi un amministratore di sostegno ex art 408 c.c.
Tale amministratore non deve essere necessariamente un famigliare, un coniuge oppure un convivente...

Credo che le potenzialità di tale strumento, già presente nel nostro sistema giuridico, possano più che efficacemente venire in contro alle esigenze menzionate in questo post.....

Arabe de Palo ha detto...

D'accordo, ma quello è un esempio. CI sono una lunga lista di diritti che appartengono solo alle coppie sposate, senza passare dalle pensioni di reversibilità che alla badante appena sposata vanno ma alle coppie di lungo corso non sposate non vanno, si potrebbe menzionare le graduatori per l'assegnazione degli alloggi IACP e molti altri casi in cui c'è una sostanziale differenza applicata a chi convive da molti anni con una persona dello stesso sesso e chi è 2 giorni che è uscito di casa perchè si è appena sposato. Se per ogni elemento della lista esiste un rimando ad una dichiarazione da farsi, allora si legalizzino le coppie di fatto omosessuali. Per le etero esiste il matrimonio.

Anonymous ha detto...

di, ma non è aldo busi che ha detto all'isola dei famosi che chi è omofobo in fondo è lui stesso un gay nascosto?

Anonymous ha detto...

rompe il c---- che la badante non debba fare domande in carta bollata per aver un diritto, basta che si sposi mentre un'altro deve andare dal notaio per tutto.

Anonymous ha detto...

e chi sarebbe l'omofobo scusa?

Anonymous ha detto...

Melzi fu presidente della provincia di Udine, non era gay? Cosi come Zeffirelli già deputato di Forza Italia. Forse i nostri conservatori sono meno conservatori di quanto si pensi.

Aldo Busi in Video ha detto...

oooops

Te lo DICO io ha detto...

credo che se una coppia etero voglia stare assieme e regolarizzare il rapporto può farlo...si chiama matrimonio. Se non gli va di sposarsi cavoli loro ma non vengano a chiedere DICO o roba del genere.

Invece, se una coppia omosessuale desidera sancire la legalità del proprio rapporto con obblighi e doveri che ne derivano, secondo me si facciano i gay-DICO o il matrimonio-gay. Nessun problema.

Anonymous ha detto...

La legge del rasoio di Occam dice che per spiegare un dato fenomeno bisogna scegliere le soluzioni più semplici (tagliare quelle più complesse).
Girandolo dall'altra parte: per dare delle regole perchè dovremmo scegliere quelle più complesse??

Se dobbiamo regolamentare in qualche modo l'unione tra due persone dello stesso sesso perchè dovremmo utilizzare "l'amministratore di sostegno" nel caso di malattia, la donazione o non so che per l'eredità, i DICO per la convivenza ecc ecc ... quando basterebbe istituire un matrimonio (o istituto simile) tra due persone dello stesso sesso??

E perchè dovremmo istituire due diversi matrimoni, uno per eterosessuali ed uno per omosessuali quando le regole sono uguali??

Non basterebbe regolamentare l'unione tra 2 persone?

Anonymous ha detto...

Chi vuole dare regole diverse alle unioni tra eterosessuali e tra omosessuali evidentemente ritiene "diverse" queste persone!

Ecco perchè!

Sono d'accordo Kurdo ha detto...

La legge del rasoio di Öcalan mi piace.

Anonymous ha detto...

Io sono contrario ai matrimoni gay perche' sarebbe il primo passo verso le adozioni e non credo che due uomini o due donne possano essere un riferimento appropriato per un bambino. credo che ci debba essere una mamma femmina ed un papa' uomo. Su questo sono molto tradizionalista.

Rasoio di Occam ha detto...

Rasoio di Occam (Novacula Occami in latino) è il nome con cui viene contraddistinto un principio metodologico espresso nel XIV secolo dal filosofo e frate francescano inglese William of Ockham, noto in italiano come Guglielmo di Occam.

Tale principio, alla base del pensiero scientifico moderno, nella sua forma più immediata suggerisce l'inutilità di formulare più assunzioni di quelle che si siano trovate per spiegare un dato fenomeno: il rasoio di Occam impone di evitare cioè ipotesi aggiuntive, quando quelle iniziali sono sufficienti. Se una teoria funziona è inutile aggiungere una nuova ipotesi.

Fermatevi ha detto...

Non basterebbe regolamentare l'unione tra 2 persone? Il problema é che il governo di sinistra a suo tempo era partito per la tangente stufando tutti con dei DICO super estesi a nonne che vivono coi nipoti, a conviventi etero e via dicendo. La gente si era veramente sfiancata anche perche' sembrava una soluzione per arraffare le pensioni di reversibilita' ed accedere ad alloggi popolari con scappatoie. Fermiamoci. Respiriamo. Iniziamo dalle sole unioni gay e basta. Parliamone.

Pamela ha detto...

Istituzionalizzare in qualsiasi modo unioni omosessuali è l'antifona per permettere le adozioni.
Infatti, parlando la normativa sull'adozione di "coppie sposate", giocoforza passo ulteriore è permettere anche a persone dello stesso sesso di avere bambini.
Credo che si debba parlare ora del diritto dei fanciulli ad avere un padre e una madre.
Un uomo e una donna.

Cerchiamo di non pensare solo a ciò che si desidera egoisticamente, ma anche al bene SUPERIORE di bambini già sfortunati, che devono poter crescere seguendo un modello armonico e naturale di famiglia.

Pamela ha detto...

Ci sono CENTINAIA di famiglie etero che stanno aspettando una adozione.
Purtroppo, la legge italiana non favorisce in se stessa l'istituto, ponendo degli irrazionali e poco utili parametri all'adottabilità dei bambini.
Reputo che scadere in ogni caso in luoghi comuni su orfanotrofi e preti pedofili aiuti meno di un maiale con le ali arrostito, nella discussione.
I bambini hanno DIRITTO a una famiglia NORMALE e NATURALE.
Non a farsi trattare ed assimilare a "pezze da rattoppo" perchè altrimenti stanno in un istituto.
Piuttosto, sveltiamo e snelliamo le procedure per tutte le coppie in attesa.
Piuttosto, cerchiamo come società e come persone di prendere in considerazione l'istituto dell'affido o della tutela volontaria.
Così aiutiamo, senza blaterare.

Obama ha detto...

Obama ed i diritti dei pazienti gay...

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