domenica 30 ottobre 2011

Il treno del "Milite ignoto" 90 anni dopo

Ottobre 1921 - Ad ogni stazione un picchetto in armi

Ottobre 1921 - Ad ogni stazione una folla partecipe

Ottobre 1921 - Ad ogni fermata un bagno di folla

Il "Treno dell'eroe" ovvero il convoglio evocativo del viaggio di 90 anni fa è partito questo pomeriggio da Cervignano. C'é stata una celebrazione nella Basilica di Aquileia con il vescovo di Gorizia che ha benedetto la bandiera che giá coprì il feretro del giovane soldato, scelto allora tra 11 commilitoni ignoti, da Maria Bergamas madre di un combattente disperso sul fronte.

Questa iniziativa stimolerá piú di qualcuno ad andare a spulciare la vicenda del treno che nel 1921 percorse mezza Italia con il feretro di un soldato ignoto, idealmente assunto al ruolo di Milite Ignoto d'Italia e che oggi riposa al Vittoriano a Roma.

Link:
  • La vicenda del Milite Ignoto
  • La vicenda di Maria Bergamas, madre d'Italia
  • La storia del treno del Milite Ignoto dell'ottobre 1921 (interessante anche la vicenda dell'ideatore di quel viaggio originale e fautore dell'idea di erigere monumenti ai caduti della "Grande Guerra" in ogni città d'Italia: il colonnello Giulio Douhet. Un grandissimo personaggio, uno dei pochissimi militari italiani ricordato nell'Enciclopedia Britannica e ricordato anche nei manuali militari USA. Fu il padre della teoria dell'uso degli aerei in guerra.)
Nella Grande Guerra, circa 5.6 milioni di Italiani avevano vestito la divisa (gli effettivi nel picco del conflitto arrivarono fino 1.8 milioni) e 650.000 erano caduti oltre a mezzo milione di civili morti per cause legate alla guerra (non ultima l'influenza spagnola), ai feriti ed agli invalidi permanenti.

In pratica ogni famiglia, ogni paesello, ogni comunitá aveva conosciuto il dolore della perdita di giovani figli, mariti, amici, padri. 

Mentre tra il 1919 ed il 1920, i sussulti rivoluzionari, tenevano banco e le autoritá temevano gli assembramenti per paura di agitazioni popolari, nel 1921, si sentirono piú sicure per organizzare questo evento simbolico: traslare da un cimitero delle zone di guerra, il corpo di un milite ignoto da consegnare al ricordo di tutta la Nazione tumulandolo nel Monumento al Milite Ignoto a Roma, il Vittoriano.

L'evento é degno di nota perché nel suo tragitto da Aquileia a Roma, il treno raccolse centinaia di migliaia di persone lungo tutte le stazioni e lungo i binari. Il viaggio duró diversi giorni e l'affetto della gente, del popolo italiano, fu fortissimo: ognuno vedeva nel feretro la rappresentazione del proprio congiunto che non era tornato. 

L'emozione collettiva fu cosí forte che si puó identificarlo come il piú grande evento Patriottico, puro e semplice, che tutto il popolo italiano abbia mai conosciuto.

Si badi bene, questo avvenne un anno prima dell'avvento del fascismo che poi distorse e si approprió del concetto di "patriottismo" tanto da renderlo un termine che oggi i piú rifiutano perché ritenuto simulacro di bieco nazionalismo.

Anche Morsano ha avuto i suoi militi ignoti. I nomi sul monumento ai caduti ci sono ma non si puó sapere se tutti abbiano trovato una sepoltura riconosciuta. Questa incertezza era un elemento comune per molti caduti dei paesi d'Italia. 

Il tragitto di quel treno nel 1921, uní in un abbraccio ideale, tutti i paesi, piccoli e grandi della Penisola, incluso il nostro.  

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie.
In via Aquileia dopo le piogge si sono aperte delle belle buche.
Quatri paladis di glerie, nje?...

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