mercoledì 5 maggio 2010

Napoleone Bonaparte: Oppressore dei Morsanesi

Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di piè mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.
[...]

Cosí la famosissima poesia "Il cinque maggio" del Manzoni che ricorda la morte di Napoleone Bonaparte avvenuta appunto il 5 maggio 1821.

Oggi ne ricorre l'anniversario e come tutti gli anniversari é occasione di riflessione e nel caso di Morsano, come per ogni cosa, é occasione di polemica.

La questione di Napoleone é delicata: eroe per alcuni e marrano per altri. Lo celebró Ugo Foscolo per l'impeto di libertá che sembrava aver dato alle popolazioni oppresse del continente ma lo stesso Foscolo finí poi per sentirsi tradito dal trattato di Campoformido con il quale Napoleone cedeva il Friuli all'Austria in cambio del Belgio, dimostrando cinismo e mero opportunismo politico.

Gli Inglesi consideravano Napoleone un tiranno che avrebbe soggiogato, da dittatore, tutta l'Europa se non fossero intervenuti. Goya ha immortalato le angherie dei soldati napoleonici su celebri tele quali "3 de mayo de 1808" (vedi foto qui sotto).

Napoleone istituí e diffuse una struttura amministrativa ancora oggi in vigore in alcune nazioni europee (ad esempio le prefetture provinciali) ed introdusse dei codici di leggi in materia civile (Code Napoléon) che riodinarono completamente l'ambito legislativo e giudiziario in molti casi ancora legato ad usi e costumi di stampo feudale.

Sulla punta delle baionette, i francesi imposero nuovi Istituti che andavano a sostituire i precedenti: le municipalità, la confisca dei beni ecclesiastici, l’obbligo di cimiteri recintati, l’abolizione del Luogotenente per un Capitano Provinciale, la scuola dell’obbligo, una fiscalità assai più esosa. La coscrizione militare obbligatoria, introdotta per la prima volta fu particolarmente odiosa, finì per attirare tutta l'antipatia, se non l'odio dei friulani sulla dominazione francese.

Insomma di tutto di piú. Sia in bene che in male.
Peró, per noi Morsanesi, quello che a Napoleone non si puó perdonare sono due cose. La prima fu la distruzione della mitica chiesa di San Pellegrino delle Alpi lungo la Stradalta (all'altezza dell'incrocio con la strada che va a Chiasiellis). La demolizione si rese necessaria per ampliare la strada peró dispiace che la chiesa abbia avuto la peggio.
Poi arriva la vera tragedia. Napoleone formò una "Commissione per le Aggregazioni" avente lo scopo di stabilire l'aggregazione amministrativa di quelle piccole Comuni (fino ad allora amministratesi con il sistema della Vicinìa), attorno ad un Comune Capoluogo secondo certi criteri territoriali. Localmente, quindi, si aboliscono le Vicinie che vengono fuse in un nuovo Istituto, il Comune o Municipalità, che è costituito da almeno 3000 abitanti, con a capo il Sindaco (non più il Meriga o Degano di patriarcale e veneziana memoria) direttamente scelto dal Prefetto. Prefetto che designa anche i due Anziani che affiancano il Sindaco ed i consiglieri comunali in base al censo di ognuno, cioè alla propria capacità contributiva: coloro che non sono in grado di pagare le tasse non possono infatti ricoprire alcuna carica pubblica.

Alla luce di questi cambiamenti, Morsano dovette subire uno degli eventi piú gravosi della sua storia: a fine1805 l'amministrazione francese, rilevata la limitata dimensione dell'abitato, decretó la fine della sua autonomia, trasformando la libera comunità rurale di Morsano in frazione del comune di Castions di Strada Alta.
Conosciamo il nome dell'ultimo "Degano" di Morsano che ormai si faceva chiamare "Sindico": è Domenico Battistutta. Era aiutato nell'amministrazione dall'anziano Antonio Mugani e dal Segretario Florean Vidotto.
I francesi di Napoleone dunque fissarono l'odierna struttura amministrativa di Morsano frazione e Castions capoluogo governato da un sindaco e da consiglieri nominati dal prefetto del Dipartimento di Passariano. Sono passati 205 anni e Napoleone in paese, ancora non viene digerito. Ei fu...

Per approfondire la storia di Morsano sotto Napoleone clicca qui.

1 commento:

faustpatrone ha detto...

Lunga vita all'Imperatore.
Europei ne nascono uno ogni mille anni così. Certo: ombre sul suo governo, eccidi. Ma la storia e il mondo non lo si cambia a chiacchere! Dopo di lui l'Europa fradicia dei vecchi regimi è caduta. Tutto il resto è invidia di mosche per l'aquila!

Longue vie a l'Empereur!
Longue vie a l'Empereur!
Longue vie a l'Empereur!

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