Morsano di Strada è un paese macho, non esistono uomini omosessuali, nè ce ne sono mai stati. Neppure di lesbiche se ne vedono in giro. Questo si basa sull'assunto che in Paese nessuno, ci risulta, si sia mai dichiarato come appartenente alle due categorie.
Ovvio, diranno i conservatori,
ipocriti repressi, diranno i
libertari.
Di oggi è la notizia che la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile la legittimità del
matrimonio tra persone dello
stesso sesso.
Al che, Morsano s'interroga. Ma cosa significa "stesso sesso" e cosa significa "matrimonio"
La questione della determinazione del sesso fa ridere i polli che, in quanto tali, credono che di sessi in effetti ne esistano solo due. Qualsiasi ginecoloco od urologo (o qualsiasi avventore dei bar paesani passato per la Thailandia) vi può spiegare che non è proprio facile determinare i diversi sessi. Ve lo ricordate il caso
dell'atleta (nome singolare neutro) sudafricana che vinse una medaglia nella corsa 800 metri femminile? Soggetta ad accusa di non essere donna, fu
sottoposta ad esami e risultò
avere i genitali maschili nascosti a tal punto da aver indotto anche se stessa a pensare di essere donna. Non è uno scherzo, è vero. La natura ha i suoi corsi ancora inesplorati dalla legge. Solo l'Australia, al momento, riconosce legalmente i casi del genere, dichiarando le persone in questione come di "sesso neutro" (almeno in attesa di operazione chirurgica).
Queste persone si possono sposare o no? ...e con chi? La costituzione sancisce davvero l'uguaglianza?
Altro argomento, perchè la coppia omosessuale di Venezia ha sollevato la questione dei matrimoni gay in sede di consulta costituzionale? Il problema, in realtà, non è il matrimonio in quanto contratto che si firma in municipio, ma
la serie di privilegi che la legge italiana garantisce alle coppie sposate e che altresì non garantisce alle coppie conviventi, etero o omosessuali. La lista è lunga però ce ne sono alcuni che dovrebbero far riflettere.
Ne citiamo uno su tutti. Supponiamo che per scelta (per i conservatori l'omosessualità è una scelta) o per natura (per i libertari l'omosessualità è una caratteristica innata) io viva e condivida la mia esistenza
da oltre 20 anni con una persona del mio stesso sesso. Il mio partner ha un incidente e finisce
in terapia intensiva per 6 mesi e ad un certo punto qualcuno dovrà
decidere sull'espianto degli organi perchè purtroppo non ce la farà.

Ebbene, per l'ordinamento italiano, a visitare un malato in terapia intensiva può andare solo chi è "
uno stretto familiare" (ovvero moglie/marito - quindi matrimonio oltre che papà/mamma/fratelli) così pure come solo queste persone potranno decidere sull'espianto degli organi.
Al che, se io è 20 anni che convivo, condividendo pure i conti in banca, il mutuo, le bollette, non posso nè visitare nè decidere sulle volontà del mio partner mentre una sorella, con quale magari è anni che i rapporti sono interrotti, potrà tranquillamente farlo. Altresì, se sono la badante, magari con accento straniero,
sposata due giorni prima dopo 2 mesi che mi intortavo il vecchietto potrò sia visitare che decidere sull'espianto...perchè il matrimonio
sic et simpliciter è sovrano.
Il problema che il giovine morsanico si pone non è tanto sul matrimonio per se, quanto piuttosto quali privilegi l'ordinamento dia a chi è sposato e se, a ben vedere, alcuni di questi privilegi si possano estendere ad altre tipologie di legami sociali come la convivenza documentata e di lungo corso tra persone dello stesso sesso. Poi si può discutere cosa concedere e cosa no.
La corte costituzionale fa il suo lavoro sulla base delle leggi che ci sono. La questione è capire se le leggi sono ragionevoli ed al passo con le esigenze del cittadino di ogni ordine, razza e batteria degli 800 metri.
Oggi lo sono o no?