domenica 1 agosto 2010

Se Morsano condivide l'opinione dei Vescovi: «Italia senza classe dirigente»

Lo dice un comunicato stampa della CEI ripreso dagli organi d'informazione nazionali (I vescovi: «Italia senza classe dirigente») che la classe dirigente italiana fa acqua da tutte le parti.

Manca gente in gamba a dirigere la baracca. Al di là di un paio di individui capaci e molto defilati sulla scena nazionale, la classe dirigente italiana in generale è mediocre, non ispira, non trascina, non trasmette fiducia ed entusiasmo, voglia di creare, di migliorare, di progredire, di unire per obiettivi importanti ecc. ecc..

Di questo si discute da tempo in bar a Morsano e di certo nei bar d'Italia, soprattutto quando si vede che molti tra i più talentuosi del Paese fanno le valigie e se ne vanno.

L'Italia sta vivendo un momento «drammatico», appare «un Paese senza classe dirigente, senza persone che per ruolo politico, imprenditoriale, di cultura, sappiano offrire alla nazione una visione, obiettivi condivisi e condivisibili». Questo dicono i vescovi e per una volta l'opinione pubblica di gente semplice del nostro paese è d'accordo.

I dati che si possono enunciare riguardano l'età media di chi dirige che immancabilmente è alta. Chi ha le poltrone non sembra morire mai! Ultra settantenni che non mollano, sia un'azienda che un posto di potere amministrativo. Ci sono un paio di politici regionali che il bar tiene d'occhio proprio perchè sono dei vecchietti attaccati alla poltrona e per di più sono pure mediocri come politici. Fossero dei Cavour sarebbero perdonati...

Che dire poi della classe imprenditoriale che quando non si occupa di rendite patrimoniali da accumulare anzichè rischiare, come si converrebbe a chi fa impresa, si premura di disintegrare gli assetti industriali del paese. E gli esempi di aziende cadute in disgrazia ed i nomi di "faccendieri" che si fingono capitani d'industria si sanno molto bene in bar ...

Se è difficile avere dei dati tangibili sulla mediocrità della classe dirigente, a "pelle" si intuisce da più parti che siamo messi male. L'altra sera si parlava tra morsanesi di come oggi si possa arrivare in certe posizioni di potere. All'epoca del DC/PCI, gli amministratori, pur con le magagne della prima repubblica, facevano dei percorsi duri per arrivare da qualche parte e dovevano lottare sul campo per dimostrare di che pasta erano fatti. Ora, si ha la percezione che le cose siano un pochettino diverse e che le scorciatoie di ogni ordine e grado siano la... via principale per arrivare ovunque. Si ha di questo solo la percezione ma tanto basta per creare quel clima di sfiducia che aleggia da un po' di tempo...

La ciliegina sulla torta sono quelli che ora fanno certe carriere veloci... ma se i capi sono mediocri, secondo voi come saranno gli adepti?

Di vaì !

1 commento:

Anonimo ha detto...

Par une volte i vescufs le an dite juste. Strani che no nus an invidât a messe tal stes timp:-)

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