lunedì 5 luglio 2010

Pratica Legale: Delle Buche nelle Strade

Recentemente diversi morsanesi hanno avuto occasione di leggere il post di un blog locale nel quale si parlava delle buche nelle strade.

Esiste un detto tradizionale dell’ANAS regionale che recita cosí “buse a je buse” e pare faccia riferimento al fatto che anche se una strada è vecchia o brutta è sempre meglio del... non avere una strada!

Al di lá della saggezza popolare, la discussione di quel post è stata subito ripresa in osteria. Gli avventori, dopo essersi consultati al bancone della camera di consiglio, hanno deciso di aiutare tutti i lettori che stanno facendo pratica legale. L’aiuto arriva sottoforma di test in preparazione all’Esame di Stato per diventare avvocato.

Qui il test (con suggerimenti per lo svolgimento):

Secondo i periti del tribunale della storia, le buche nelle strade dell'ipotetico paese di Schiaforiacco, si dividono in tre categorie:

1. Quelle causate dalla sfiga idrogeologica (modello voragine in pieno centro a Napoli)
2. Quelle create da aziende di servizi alle abitazioni (telecom, luce, gas, acqua, fogne)
3. Quelle create dai costruttori di case private a Schiaforiacco nella fase di allaccio alle utenze principali lungo le strade

Domanda: a chi spetta coprire le buche di Schiaforiacco a regola d’arte con la cura del buon padre di famiglia?

Traccia suggerita:

Nella fattispecie 1 (notasi l’uso della parola “fattispecie” che fa molto Perry Mason – cal sares el cusin dal noto zeometra di Gonars), nel dover ricoprire la buca come dio comanda è indubbia la responsabilitá diretta degli amministratori locali. Caveat: quante voragini dovute a sfiga idrogeologica ci sono a Schiaforiacco? Il candidato noterá che sono pochissime.

Nella fattispecie 2, è cura dell’azienda di servizi coprire le buche come dio comanda. È anni che non ci sono lavori strutturali nelle strade di Schiaforiacco. Ad ogni buon conto, il candidato noterá che non sono tante e di solito sono abbastanza ben coperte.

Nella fattispecie 3, il candidato si prepari alla domanda difficile. Questo tipo di buche, dovute a riparazioni fatte ad cazzum da costruttori di case private, sono tante o poche? Qualora, al pari degli avventori del bar, concludesse che “orpó, son la maggioranza delle buche mal messe in quel di Schiaforiacco” elenchi quali sono le procedure che il Codice Da Vinci propone per punire chi di buca ferisce ma di riparazione impallidisce.

Si scelga tra:
- La colpa è sempre e comunque dell’amministratore pubblico di Schiaforiacco che è tenuto a tappare sempre e comunque ed a spese della comunitá, le buche mal coperte dai privati costruttori;

- I costruttori privati che ricoprono le buche di Schiaforiacco a cazzo di cane, dovrebbero essere presi per le orecchie, portati in piazza, smutandati e a norma dell’art. 123, comma dalla a alla z del Testo Unico delle Pubbliche Escuzioni (detto anche legge Bava Beccaris) bachettati con canna di bambù sul glande tante volte quanti sono i metri di asfalto ricucito male. In caso di recidivia, ci sarebbe l’aggravante della pubblicazione di nome e cognome sul sito del comune di Schiaforiacco;

- I costruttori privati di Schiaforiacco dovrebbero essere obbligati dalla legge a rimettere a posto come dio comanda le strate che hanno rotto. Si indichino gli estremi di legge che regolamentano la questione e le procedure per esigere una corretta riparazione delle buche che duri nel tempo e che non sia una soluzione di facciata con materiali non adeguati. Si indichino anche le azioni di legge previste per le amministrazioni pubbliche affinchè possano rivalersi sui costruttori inadempienti qualora costrette a mettere delle pezze alle cattive riparazioni delle strade.

In bocca al lupo per il superamento dell’esame e occhio alle buche.

10 commenti:

Pamela ha detto...

Mi fischiano le orecchie.
Credo che la soluzione sia semplice,vi tenete le buche - visto che tanto NESSUNO FA NIENTE.
Nè privati, nè amministrazione, nè aziende.
In bocca al lupo alle sospensioni delle nacchine! :-D

Pamela ha detto...

Macchine, scusate.:-P

Perry-to Mason ha detto...

Che le buche uno se le debba tenere é pacifico, peró sarebbe davvero bello capire dove finisce la responsabilitá dei privati che aprono le buche e poi le ricoprono male e dove inizia l'azione di "pantalone". Io sarei anche abbastanza scocciato al vedere che il pubblico deve intervenire sempre quando il privato non fa bene le cose. Perché non si chiede al privato una cauzione per ogni buca aperta e la si tiene in deposito per 3 anni. Se entro 3 anni la buca si riapre o la copertura si dissesta, addio cauzione!

Pamela ha detto...

Be potreste fare una pètizione alla Camera per attenere apposito provvedimento normativo in materia con le indazioni sopra riportate.
In attesa, e attenendoci a quanto dice la normativa civilistica, vi è in capo all'amministrazione pubblica un onere di manutenzione delle strade comunali.
Se qualcuno si fa male o subisce dei danni per via della cattiva manutenzione, intanto fa causa al comune.
Poi si andrà a discutere, ed eventualmente il comune avrà diritto di rivalsa, su CHI ha fatto male il lavoro.
La responsabilità sarà allora CONTRATTUALE se c'era un contratto d'appalto, oppure extracontrattuale - ma qui la vicenda si complica- se è stato un privato che ha lasciato il manto stradale dissestato.
Il problema è che in capo al privato non si può desumere un obbligo di diligenza nel coprire le buche pari a quello dell'amministrazione.
Perchè?Be, logico: il grado della diligenza è rapportato alle specifiche mansioni e competenze individuali.
Certo logica vuole che un amministrazione adotti tutti i mezzi per evitare i danni in base alle conoscenze degli addetti ai lavori - ufficio tecnico e amministratori - mentre il privato cittadino ha un onore minore.
In sostanza, detta in soldoni: è più scusabile un quisque de populo che rattoppa alla bella e meglio le sue buche che un amministrazione omissiva.
I soldi per chi si fa male o subisce danni sono da cacciare fuori comunque da parte di quest'ultima..........

Busate ha detto...

Adesso stiamo iniziando a ragionare. Quindi stiamo capendo che in mano all'amministratore rimane SOLO l'esercizio dell'istituto giuridico del "cazziatone" al privato pessimo rattopatore... ma poi tocca a lei pagare i danni altrui.

Ti rompono la strada, ti creano una seccatura e poi te la paghi pure tu.

Cornuti e mazziati dunque.

Pamela ha detto...

Credo, a costo di dire eresie, che comunque basta fare un regolamento comunale apposito, con metodologie obbligatorie per ricoprire le strade e relativa sanzione.
Certo è che ci sono periti e geometri che si occupano dei lavori per conto dei privati che sicuramente ne sanno più dei legali.
Occorrerebbe che all'interno dell'amministrazione locale ci fossero degli esperti sopracitati, che facessero rispettare ad esempio gli usi di costruzione, recandosi se del caso a controllare ciò che accade.
Ciò, devo essere sincera, non so se avviene, nè se all'interno del vostro comune c'è qualcuno qualificato per farlo....

automobilista ha detto...

Avevo lasciato un commento anche da Pamela.
A mio vedere chi rompe la strada deve ripristinare il manto esattamente com'era e asfaltato in modo che il rioristino non si sfaldi nel tempo.
Tutto ciò che non risponde a queste caratteristiche non può essere accettato.

chi paga ora? io farei pagare agli amministratori che non sono stati capaci di farsi pagare dai privati!!
E' stata avviata qualche causa civile? O semplicemente chiesto al costruttore se per cortesia poteva mettere a posto?
Se non è stato fatto tutto quanto necessario, allora che paghino gli amministratori!!!

Potremmo fare una class action paesana nei confronti degli impresari e degli amministratori comunali per danni alle strade e alle nostre vetture.

Anonimo ha detto...

Il problema è che la cuazione è depositata per solo 1 anno e che davvero le utilities non hanno l'obbligo della cauzione. Poi, non c'è nessuno che venga a fare la copertura di poche buche qui e là perchè muovere i macchinari che fanno il lavoro a regola d'arte è molto costoso per solo pochi metri e mettere una pezza con del catrame dura poco. O si fa bene il lavoro o è pressochè inutile rappezzare. Quello che si cerca di fare è di aspettare che qualche strada maggiore venga asfaltata per poi chiedere all'impresa che diriga le macchine anche nelle zone vicine dove ci sono buche cosi vengono sistemate. Il problema è aspettare che ci siano delle strade da asfaltare nelle vicinanze. Senza contare che poi non ci sono soldi...

Anonimo ha detto...

Anonimo di prima,
il tuo discorso va bene per i danni da usura e meteo.
Ma non vanno bene per chi rompe.
Chi rompe dopo deve spendere tutti i soldi necessari per riparare a regola d'arte

Pamela ha detto...

Se posso permettermi, un problema ricorrente degli amministratori locali è PRENDERSELA SEMPRE PERSONALMENTE.
Ci sono le buche, le chiudo.
Se posso, altrimenti dico "No se puede!".
Farsi un sano esame e poi decidere è indice di maturità.Star zitti e nicchiare non ne sono sicura.

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