Il Cozo ha dei principi ed una scala di valori tutti suoi dettati di solito da una bassa scolarizzazione e da poche qualitá umane tra le quali spiccano l'assenza d'inventiva e un'inesistente voglia di migliorarsi.
Il cozo, grazie alla sua mancanza di qualitá umane, gode di molto tempo libero nel quale puó pensare. E qui succedono guai. Essendo i neuroni del cozo poco allenati, risentono immediatamente dello stress non appena ci sia un tentativo di metterli in moto. E quindi naturale che il cervello partorisca disastri.
Il cozo e' per sua natura sempre sulla difensiva a causa della sua intrinseca mancanza di autostima. Per approcciare il cozo é importante parlare molto lentamente e con un linguaggio basilare. Qualsiasi parola difficile fa scattare il meccanismo difensivo ed il cozo si chiude a riccio perché penserá di essere preso in giro dallo "studiato" di turno.
Nella famosa espressione paesana "le mior ve a ce fa cui triscj che cui stupids" il cozo non rientra mai nella categoria dai "triscj".
Cenno storico: a Sparta (Λακεδαίμων), nel 500 AC, i "cozos" venivano portati sulla Rupe. Ai giorni nostri, te li tieni e devi cercare di averci a che fare il meno possibile. Tanto, come un sozzo bubbone d'un livido paonazzo, saranno loro a trovarti prima o poi... (e qui scatta la musica de "lo squalo")
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