sabato 24 luglio 2010

Morsanismi: Kozo/s (scritto anche Cozo/s)

Kozo (plurale Kozos) scritto anche Cozos, si riferisce ad individui che agiscono irrazionalmente sulla base di istinti piú che della logica o della conoscenza. Un po' come si muoverebbero dei polli senza testa (in friulano "senze coze").

Il Cozo ha dei principi ed una scala di valori tutti suoi dettati di solito da una bassa scolarizzazione e da poche qualitá umane tra le quali spiccano l'assenza d'inventiva e un'inesistente voglia di migliorarsi.

Il cozo, grazie alla sua mancanza di qualitá umane, gode di molto tempo libero nel quale puó pensare. E qui succedono guai. Essendo i neuroni del cozo poco allenati, risentono immediatamente dello stress non appena ci sia un tentativo di metterli in moto. E quindi naturale che il cervello partorisca disastri.

Il cozo e' per sua natura sempre sulla difensiva a causa della sua intrinseca mancanza di autostima. Per approcciare il cozo é importante parlare molto lentamente e con un linguaggio basilare. Qualsiasi parola difficile fa scattare il meccanismo difensivo ed il cozo si chiude a riccio perché penserá di essere preso in giro dallo "studiato" di turno.

Nella famosa espressione paesana "le mior ve a ce fa cui triscj che cui stupids" il cozo non rientra mai nella categoria dai "triscj".

Cenno storico: a Sparta (Λακεδαίμων), nel 500 AC, i "cozos" venivano portati sulla Rupe. Ai giorni nostri, te li tieni e devi cercare di averci a che fare il meno possibile. Tanto, come un sozzo bubbone d'un livido paonazzo, saranno loro a trovarti prima o poi... (e qui scatta la musica de "lo squalo")



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