Ma porca vacca! ...tanto poi paga il popolo bue! |
Cosi’ è interventuo un esperto latinista paesano che in quanto tale, è informato sulle questioni decise dall’SPQR. Ebbene, l’erudito ha concesso queste perle di buonumore che arrivano dal decretone milleproroghe:
- Le multe sulle quote latte sforate costeranno all’Italia (alle nostre tasche) ben 30 milioni di euro. Tra le 35.000 aziende che producono latte in Italia, una sparuta minoranza (circa 490 agricoltori) che ha sforato, semplicemente non vuole pagare le multe. A causa degli sforamenti fino ad ora lo Stato Italiano ha pagato 4 milardi di Euro per le multe (decurtati sistematicamente dai trasferimenti dell’UE verso l’Italia). Dopo 2 sanatorie (di Alemanno e di Zaia) adesso sono rimasti da pagare 30 milioni di multe... e anzichè farli pagare agli allevatori scorretti, sembrerebbe che il governo voglia pagare usando denari presi dal fondo per l’assistenza ai malati di cancro. Indovinello: a difesa della minuscola minoranza di allevatori splafonatori chi si schiera, spingendo affinchè le multe vengano pagate con fondi pubblici come nel regime sovietico? Va pensiero che paga pantalone.
Offerta immobiliare: 1 appartamento vista mare = 1 voto |
- Torna ad aumentare il numero di assessori nelle cittá con piu’ di un milione di abitanti: da 12 a 15. E su’ cadreghe (a Milano, Roma, Napoli e Torino).
Manifestare non è mai stato così conveniente |
- I Sud Tirolesi, per bocca del presidente della provincia autonoma, dicono no alle celebrazioni dell’Unitá d’Italia. Se non fosse che ogni anno ricevono dall’Italia 2.000 euro a testa di piu’ di quanto paghino in tasse si potrebbe anche non mandarli a f... alzarego.
A carnevale ogni scherzo vale (soprattutto se lo pagano gli altri) |
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