lunedì 21 febbraio 2011

Spritz International politics: Democrazia nei Paesi Arabi. Ne aveva parlato il nostro blog ed il cielo é caduto

Essere soldati in Libia non
é un bel mestiere di sti tempi
Ne avevamo parlato nel post Spritz International Politics: Come mai nei paesi arabi non c’è democrazia? Ora in bar non si discute d'altro (o quasi).

In Libia si segnalano cecchini mercenari che parlano francese, verosimilmente reclutati da zone sub-sahariane dal regime di Gheddafi per fare fuoco sui manifestanti. Questo comportamento, assieme alle divisioni tribali, sta spaccando la polizia e l'esercito libici. Non esiste un consiglio supremo a guidare l'esercito e l'alternativa e' il caos.

In Tunisia, Ben Ali, membro dell'Internazionale Socialista fin dagli anni '70, é stato messo in fuga ma l'esercito si é rifiutato di sparare sulla folla ed ha preso il controllo della situazione.

A che valori sono stati
addestrati?
In Egitto, l'esercito dipende dalle forniture degli Stati Uniti (circa 1.1 miliardi di dollari all'anno), ed i cinici dicono che i generali si guardano bene dal perdere il controllo della situazione per non perdere lo stipendio americano.


In Barhein, sede della 5a flotta statunitense, la situazione e' piú fluida perché gli USA sono chiamati ad un difficile arbitraggio: tutelare la democrazia richiesta dalla gente di maggioranza Shia contro la famiglia regnante Sunnita oppure tutelare gli interessi geo-politici di difesa di questo importante avamposto militare nel Golfo e permettere che l'esercito locale, guidato da generali addestrati negli USA, usi la forza? Ad ogni modo, niente Gran Premio il prossimo mese.

Queste sparano sulla folla?



In Yemen ci sono manifestazioni. In Marocco si chiede la riduzione di poteri al re.

Ora scatterá la solita domanda: da che parte andranno le popolazioni del medio oriente? verso la democrazia piu' o meno liberale o verso il fondamentalismo teocratico? La risposta potrebbe non piacere.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

A voler fare una battuta sui corsi e ricorsi della storia, fa specie che dove l'esercito é "finanziato" ed addestrato dai paesi anglosassoni e dalla Francia ci sia quanto meno unitá d'azione (Tunisia) o "inazione" comunque coordinata (Egitto), mentre in Libia c'é il caos: ci sono reparti militari che si barricano armati nelle piazze mentre altri reparti si ammutinano e si schierano con la popolazione che protesta. Chissá chi li ha addestrati...

Anonimo ha detto...

che vergogna! un regime che fa bombardare dai caccia la gente nelle piazze! Figuratevi come trattano i clandestini che fermano per soddisfare gli accordi fatti con l'Italia! Se arrivano le truppe dell'ONU troveranno i campi di concentramento come gli americani trovarono Dachau.

Anonimo ha detto...

i fucili dei cecchini li ha forniti la Gran Bretagna. L'Italia di tutto di piú. Avevamo anche marescialli dell'esercito la' a fare addestramento sui carriarmati che gli abbiamo venduto. ma questo non si puo' dire, erano la' in incognito...

Anonimo ha detto...

faranno due gran premi in Italia allora? Torna Imola?

Anonimo ha detto...

Stavano bene con noi, ai tempi dell'impero! Bengasi, tripoli, Tobruk, che emozione sentire quei nomi al telegiornale. Facciamo fare le news all'istituto Luce!

Anonimo ha detto...

e i mondiali del 2018 in Qatar???

Anonimo ha detto...

sparano sui manifestanti, figuriamoci cosa hanno fatto ai migranti respinti dall'Italia e chiusi nei campi di concentramento Libici. Che vergogna!

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