martedì 15 febbraio 2011

Battaglia contro il deturpamento urbano: era una valida proposta parlamentare

Si sarà intuito che il blog ha un occhio di riguardo a favore del decoro urbano e a favore della lotta al deturpamento e all'imbrattamento dei beni pubblici. In questa ottica, sottoponiamo all'attenzione dei lettori una proposta di legge che ci piaceva. Si trattava di un'iniziativa del deputato Sabatino ARACU (PDL) che, nel settembre 2008, chiese la modifica dell'articolo 639 del codice penale in materia di deturpamento e imbrattamento di cose altrui.

Ricopiamo qui dal sito della Camera dei Deputati alcuni passi importanti, per il testo completo clicca qui

Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge si pone l'obiettivo di tutelare il decoro urbano e di prevenire i fenomeni di imbrattamento che deturpano non solo le bellezze artistiche ed architettoniche delle nostre città, ma anche gli edifici di civile abitazione, i prospetti in genere e tutte le cose mobili ed immobili.

La «piaga» dell'imbrattamento dei muri, soprattutto nei centri storici, sta assumendo proporzioni sempre maggiori. Al di là della ricerca delle cause sociali di tale malcostume è opportuno regolamentare con maggiore fermezza l'attuale disciplina estendendo le ipotesi di reato, oltre che al deturpamento e imbrattamento delle opere di interesse storico-monumentale che arricchiscono il territorio nazionale, anche a tutti i manufatti che disegnano con i loro affacci l'immagine della città e che rappresentano, di fatto, il connotato urbano di più immediata percezione.

[...]


Lo scenario urbano che ne consegue è assolutamente desolante, senza considerare il danno economico che i comuni, gli organismi competenti ed i privati sono costretti a sostenere per ripristinare la situazione ante operam.


Contro la stupidità di questi vandali, purtroppo, non sono sufficienti l'impegno e gli sforzi che le Forze dell'ordine, i carabinieri e la polizia municipale prodigano per prevenire tali fenomeni, poiché è difficile, per non dire impossibile, tenere sotto costante controllo tutte le strade di tutti i quartieri.

[...]

Si è ritenuto, inoltre, di eliminare la necessità della querela di parte per poter procedere d'ufficio in tutte le fattispecie descritte.

PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
1. L'articolo 639 del codice penale è sostituito dal seguente:

«Art. 639. - (Deturpamento e imbrattamento di cose altrui). - Chiunque, fuori dei casi previsti dall'articolo 635, deturpa o imbratta con scritte e segnaletica varia i muri pubblici e privati, le attrezzature per il tempo libero, le panchine, i plessi monumentali, i contenitori di igiene pubblica e i porta rifiuti, e in genere le cose mobili o immobili altrui, è punito con la pena della reclusione fino a tre mesi e della multa da 200 euro a 500 euro e con la condanna a sostenere le spese di ripristino e ripulitura. Si procede d'ufficio.


Se il fatto di cui al primo comma è commesso su cose di interesse storico o artistico, ovunque siano ubicate, o su immobili compresi nel perimetro dei centri storici, si applica la pena della reclusione fino a un anno e della multa fino a 2.000 euro. Si procede d'ufficio».

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Che bello, una procedura d'ufficio senza che per i beni pubblici il comune dovesse sporgere denuncia (cosa che sistematicamente non succede) neppure contro ignoti, o senza che l'azienda della nettezza urbana dovesse andare dai Carabinieri a denunciare l'imbrattamento dei cassonetti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sottoscrivo.....xxxxx

Anonimo ha detto...

non voto PDL ma sottoscrivo pure io

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