Nella descrizione dello stendardo del Friuli, si legge così:
"Ducato del Friuli - È il primo Ducato longobardo, assegnato nel 569 a Gisulfo I, diventa contea coi carolingi: dipendente dal patriarcato di Aquileia, usa lo stendardo con fondo azzurro in tempi di pace e fondo rosso per la guerra".
Il Patriarcato in pace |
Che i longobardi avessero bandiere ci sta tutto e quindi il Corriere potrebbe avere ragione però, a leggere wikipedia (Bandiera del Friuli) sembrerebbe invece, che la bandiera così come la conosciamo oggi, derivi dal Patriarcato di Aquileia (che iniziò il dominio temporale nel 3 aprile 1077) e non dal simbolo usato dai duchi Longobardi.
*Probabile* bandiera militare del Patriarcato (Da La Patria del Friuli città, ville e castelli, di P. Foramiti, 2002) |
Ci si chiede quindi dove stia la verità: simbolo già in uso da Gisulfo I nel 569 o simbolo adottato dal Patriarcato di Aquileia (forse pure prima del 1077)?
Di interesse è il fatto che si dica che quando il Patriarca era in guerra, lo sfondo da azzurro diventasse rosso. Un po' come il Leone di San Marco che regge o il libro o la spada a seconda delle circostanze. Tuttavia c'è un caveat.
Patriarcato in Guerra (cumò al ven lì e ti vescole!) - O.Manin, Memorie e notizie, B.C.U., ms 619/1 |
Dunque molto mistero dietro la semplice descrizione dell'autorevole quotidiano.
10 commenti:
La bandiera della Patria del Friuli (nella lingua locale "Patrie dal Friûl") è esposta solo ed esclusivamente nelle provincie e nei comuni di lingua friulana come consentito dalla legge 482 sulle minoranze linguistiche e dunque non in tutta la regione. L'azzurro sullo sfondo rappresenta il mare e l'acquila è il simbolo del Friuli. Il simbolismo si riferisce alla figura allegorica di Aquileia, antica capitale della Decima Regio Augustea “Venetia et Histria”.
Montanelli: Tra tutti i popoli occidentali, siamo quelli che meno conoscono la propria storia. E cio' dipende dal fatto che forse non siamo un popolo ma un agglomerato. E qui non si sa bene quale sia la causa e quale l'effetto: se cioe' non siamo un popolo perche' conosciamo poco la nostra storia o viceversa.
Grazie a chi ha segnalato il link all'intervista a Montanelli (del 1998 credo). Io trovo interessante questo passaggio:
I nostri testi di scuola sono illeggibili, cosi' anche per le sinossi ho dovuto ricorrere a quelle inglesi. E per quanto riguarda il resto, beh, vuole sapere davvero quel che penso? I nostri storici non sanno raccontare, non hanno nemmeno la lingua per farlo, fanno una confusione voluta fra divulgazione e volgarizzazione. Dove sono i nostri Mack Smith, i nostri Carr? Se una cultura non pensa a diffondersi diventa parassitaria, serve soltanto a se stessa e alla corporazione".
Interessante link davvero! Vero quello che dice dell'obiettivita' che in effetti non esiste perchè lo stesso fatto cambia a seconda delle parole che si usano per descriverlo e come si usano le parole. Pero' se l'obiettivita' non esiste, come si può farsi una propria visione della storia? Montanelli dice: "L'unico consiglio che posso dare e' leggere tante storie". Beh, nel prossimo post seguiremo il consiglio del grande giornalista e vedremo come hanno raccontato la vicenda della Libia e della NATO i giornali britannici, francesi ed italiani...
La bandiera del Friuli deriva da un lembo del mantello del Patriarca Bertrando che aveva come insegna un'aquila. E' conservato nel museo del Duomo di Udine, sempre visitabile. Non c'entra nulla con la figura allegorica di Aquileia e la decima regio come si legge nel primo commento. Quella è l'aquila della bandiera del Friuli-Venezia Giulia. La bandiera del Friuli non c'entra nulla con i Longobardi e la descrizione del Corriere è ridicola: come faceva il ducato longobardo (569-781, che comunque è il primo esempio di unità politica prettamente "friulana") essere dipendente dal patriarcato di Aquileia che è stato istituito il 3 aprile 1077 (da qui la ricorrenza della Festa del Friuli)? Ioisûs!
Per quanto riguarda il link di Montanelli, se conoscessimo veramente la nostra storia il risultato non potrebbe essere che uno, cioè che siamo effettivamente un agglomerato. Cosa che non è necessariamente negativa: la Svizzera è unita nonostante quattro lingue statali. E' una cosa negativa per chi pensa allo stato-nazione di concezione ottocentesca.
Se volete leggere un libro interessante di storia del patriarcato nel XIII secolo vi consiglio il libro di Luca Demontis, "Raimondo della Torra patriarca di Aquileia (1273-1299). Politico, ecclesiastico, abile comunicatore", Edizioni Dell'Orso, Alessandria 2010.
Ci sono anche i documenti dell'epoca in appendice e tante immagini.
La bandiera che viene esposta nelle provincie e nei comuni di lingua friulana è una rivisitazione dell'originale bandiera che si dice ricavata da un lembo del mantello del Beato Bertrando, Patriarca di Aquileia e Padre Fondatore del Friuli. Tale vessillo è custodito presso la torre campanaria del Duomo di Udine e chi avesse avuto la possibilità di vederlo con i propri occhi (e non in fantomatiche quanto fantasiose riproduzioni) non può non aver notato che il rapace raffiguratovi presenta testa implume e collare di penne alla base del collo tipici dei grifoni che popolavano il medio-alto Friuli all'epoca. NON è quindi un'aquila ma bensì un GRIFONE.
Su questo argomento consiglio:
http://www.friulani.net/bandiera-friulana/
e
http://www.lacorte.fvg.it/pagC.htm
Udine, l'aquila araldica simbolo del Friuli non si vede più in via Manin
Sbiadito l’antico stemma sulla porta di San Bartolomio. La Filologica: è un pezzo di storia che va recuperato
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