Feel Good Factor in Iraq |
Era nato come un commento al post precedente (Spritz Politics: il Milan campione di consensi è panem et circenses?) ma visto che ha scatenato violente polemiche e scontri istituzionali tra prosecchisti e spritzettari, di diritto assurge a dignità di post. E così sia.
Per cominciare, si parla di Footballnomics, unione delle parole inglesi Football (calcio) ed Economics (economia), per definire quell'area di ricerca socio-economica sugli effetti dei fenomeni calcistici nella società. Sembra una stronzata ma, apparentemente, c'è gente che ci lavora su seriamente: provate a leggere le ben 56 pagine del report della più importante banca d'investimento al mondo, Goldman Sachs, "The World Cup and Economics 2006" e "The World Cup and Economics 2010" ad opera di una serie di quotati e rispettati analisti.
Deprecabile hooligan o abile politico che vuole deragliarel'ingresso della Serbia nell'Unione Europea? |
Uno dei tratti dello studio è quello che The Economist definisce il "feel good factor" (il fattore "mi sento bene" o fattore "libine, doppia libidine, libidine coi fiocchi" come direbbe Gerry Calà) ovvero quanto si sta bene ed in pace con se stessi ed il mondo perchè la propria squadra del cuore vince. Si va al lavoro più ben disposti il lunedì oppure, se la nazionale vince i campionati del mondo, il PIL della nazione cresce un po' di più.
Un noto economista mentre alza il PIL di mezzo punto |
A questo punto, oltre alla Footballnomics, se davvero esiste un uso scientifico del calcio per fini politici, allora l'Italia diventa la culla del mix tra Football e Politics per dare origine alla Footballitics.
E anche questa è una fantastica trovata dell'MSE - Morsan School of Economics and Political Science
==============
Per referenza- Antonio Smargiasse, Calcio e neocalcio. Geopolitica e prospettive del football in Italia, Manifestolibri
- Antonio Gramsci, Quaderni dal Carcere (dove dice "Il calcio è il regno della lealtà umana esercitata all'aria aperta") e che ha inspirato il blog "Gramsci's Kingdom: Football, Politics, The World"
5 commenti:
geniali ragazzi, geniali!
se chi dice che il post è una "cagata pazzesca" spiegasse le sue ragioni aumenterebbe l'interesse nel dibattito. Così sembra sia solo una ripicca perchè non gli piace che si critichi il grande capo.
iun effetti
Non so se avete letto l'intervista del ministro tremonti sul Corriere della Sera dell'altro giorno. Sulle rivolte in medio oriente dice testualmente "un conto e' l'innesco, la speculazione sui prodotti alimentari che ha provocato le rivolte, altra cosa e' capire, ad esempio, "il ruolo dei social network" nella crisi che ha spazzato via in poche settimane i regimi di Tunisia ed Egitto e che ora ha messo in ginocchio quello libico: "sarebbe importante sapere se dietro questi giovani 'in rete' c'e' o meno qualcuno, ed eventualmente chi. Perche' delle due l'una: o sono stati cosi' bravi da produrre il rovesciamento del sistema, oppure sono stati cosi' ingenui da farsi strumento".
Non credevo ai miei occhi! Parla come uno di noi al bar. Teorie fantascientifiche sul grande fratello mondiale. Altro che rivolta della Zobia Grassa, qui ci sono regie occulte dietro a Facebook. Un ministro, non Toni Pantiane. Tremonti, uno di come noi!
Libia, Tremonti: "La crisi del Maghreb è 'il terzo mostro del videogame'". Che monata!
Posta un commento